Messina, votato bilancio previsionale: accantonati 42 milioni

Messina, votato bilancio previsionale: accantonati 42 milioni

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Messina, votato bilancio previsionale: accantonati 42 milioni

Hermes Carbone  |
martedì 13 Febbraio 2024

Il bilancio preventivo del Comune peloritano è uscito indenne dal voto in commissione

Il bilancio di previsione del Comune di Messina ha superato il primo scoglio, passando indenne alla votazione in commissione. 

Con tre astenuti e otto consiglieri comunali favorevoli, tutti appartenenti alla maggioranza del sindaco di Messina, Federico Basile, il bilancio preventivo del Comune peloritano è uscito indenne dal voto in commissione. Nel pomeriggio di lunedì sono infatti stati approvati i due documenti cardine della programmazione economico finanziaria di palazzo Zanca, con il prossimo step che adesso ne prevederà la discussione in Consiglio comunale.

Spazio alle priorità

Tempi che secondo l’Amministrazione dovrebbero essere stretti, tanto da consentire al bilancio di approdare sugli scranni già la prossima settimana. I consiglieri comunali potrebbero proporre lo spostamento di somme già previste su interventi che ritengono possano essere più utili di quelli programmati dall’amministrazione, ma secondo la relazione presentata dal sindaco Basile non ci sarebbero margini di manovra per altre proposte.

«Se superiamo quest’anno, il più sarà fatto – ha sintetizzato il sindaco che ieri ha presentato il previsionale alla Commissione presieduta da Margherita Milazzo. Il bilancio 2024-2026 assorbe le indicazioni della Corte dei Conti che ha approvato il nostro piano di Riequilibrio ad agosto». 

42 milioni messi da parte

«A fare la differenza – ha aggiunto il primo cittadino – sono gli accantonamenti che ci sono stati chiesti per 42 milioni di euro. Fondi da mettere da parte per poter far fronte all’intero computo dei debiti potenzialmente riconoscibili alla platea rimanente dei creditori». 

Facendo poi riferimento al bilancio dello scorso anno,  che ha potuto assorbire un milione di euro, per Basile la responsabilità è da suddividere con la Corte, «la cui indicazione è arrivata molto tardi». «Sul 2024 abbiamo messo 42 milioni di euro, altri 10 sono previsti nel 2025. Questi fondi – ha detto Basile – consentiranno le assunzioni già programmate dal Comune di Messina». 

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