Mezzo indispensabile e fermo amministrativo - QdS

Mezzo indispensabile e fermo amministrativo

Mezzo indispensabile e fermo amministrativo

martedì 06 Giugno 2023

Il fermo dev’essere preceduto da una preventiva comunicazione

L’istituto cautelare del fermo amministrativo colpisce la generalità dei beni mobili registrati (leggasi auto, moto e motoscafi).

In ogni caso, il fermo dev’essere preceduto da una preventiva comunicazione con la quale l’ente creditore (il più delle volte l’Agenzia delle Entrate) intima al debitore, proprietario ad esempio di un’auto, a pagare le somme dovute entro il termine di giorni 30 dalla relativa notifica.

Avverso la stessa, il debitore – che ha subito il fermo amministrativo dell’auto – può opporsi se egli, entro 30 giorni dalla notifica del preavviso, fornisce la prova che il bene sottoposto al fermo appartiene ad uno di quei beni necessari all’attività d’impresa o della professione da lui svolta.

L’autovettura, infatti, per essere un bene strumentale deve rientrare nei beni essenziali allo svolgimento dell’attività o della professione, ritenendo come tali quelli assolutamente necessari all’esercizio dell’attività, posto che in assenza di questi strumenti l’attività o la professione non possono essere esercitate.

Il contribuente, pertanto, deve fornire, al Giudice di Pace, la prova che il bene (auto) – che s’intende sottoporre a fermo amministrativo – è effettivamente indispensabile per l’esercizio dell’impresa o della professione. Poiché a volte l’autovettura viene adoperata dal debitore anche per uso privato, spetta allo stesso dimostrare che il veicolo viene utilizzato soprattutto per l’attività o la professione che egli svolge.

Sarà quindi il Giudice, nel suo potere discrezionale, che stabilirà quale sia e se esista in concreto l’ indispensabilità dell’utilizzo del bene da sottoporre a fermo amministrativo.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017