PALERMO – Poco più di mezzo milione di euro sarà distribuito alle organizzazioni iscritte nell’elenco territoriale del volontariato di Protezione civile della Regione siciliana.
Un elenco composto da 210 nomi, per altrettante associazioni distribuite sul territorio isolano, che hanno richiesto una cifra ben più alta, ma che al momento dovranno accontentarsi di una percentuale di quanto riconosciuto. Il dipartimento della Protezione Civile della Regione Sicilia ha approvato gli elenchi delle domande ammesse a contributo.
Si tratta di 210 richieste, mentre in 23 sono rimaste fuori, di cui 17 domande non ammissibili a contributo, mentre 6 sono non ricevibili. Ogni organizzazione di volontariato verrà liquidata mediante l’emissione di mandati diretti di pagamento, in favore dei Comuni presso cui hanno sede le organizzazioni beneficiarie.
I contributi sono distribuiti su quattro priorità: la prima prevede il rimborso delle spese obbligatorie relative alle assicurazioni per responsabilità civile terzi, infortuni e malattie per i volontari, relative all’anno 2022; la seconda prevede il rimborso delle spese assicurative obbligatorie per i mezzi intestati alle organizzazioni di volontariato, sempre in riferimento al 2022. La terza priorità, invece, si riferisce ai contributi per i progetti per il miglioramento della preparazione tecnica dei volontari e per il conseguimento di attestati e/o brevetti di formazione specialistica; in ultimo, la quarta priorità, che contiene i contributi per acquisto di attrezzature, mezzi e cofinanziamenti.
In totale, sono stati richiesti più di tre milioni di euro, che non possono essere coperti con la disponibilità finanziaria attuale. In particolare, sono stati richiesti quasi 80 mila euro per la priorità 1 anno 2022, e 60 mila euro, per la priorità 1 anni 2018-2021; per la priorità 2, anno 2022, sono stati richiesti 208 mila euro, mentre per gli anni che vanno dal 2018 al 2021 ne sono stati richiesti 132 mila.
In ultimo, per la priorità 4 sono stati richiesti 2 milioni e 600 mila euro. Vista la ridotta disponibilità finanziaria, per la priorità 1 e 2 per il 2022, sarà pagata la percentuale dell’80%; per le stesse priorità, per gli anni che vanno dal 2018 al 2021, e la priorità 4, per la cifra relativa all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, la percentuale di contributo è calcolata al 31,55%.
Tale somma potrà essere innalzata nel caso in cui si facessero economie in riferimento alle cifre previste per il 2022. Il calcolo delle somme non è immediato. La stessa circolare, ad esempio, che determina gli importi richiedibili, la n. 1/2023 del 28 aprile dello scorso anno, prevede che i contributi siano ripartiti nella misura massima dell’80% del fabbisogno documentato, e in particolare, per la priorità 2, l’80% per i primi 4 mezzi, il 60% dal quinto al settimo mezzo e il 40% dall’ottavo in poi.
I contributi più importanti riguardano la priorità 4, con cifre che partono da poche migliaia di euro fino a raggiungere i 140 mila euro, per l’acquisto di attrezzature e di mezzi. Si tratta, infatti, di una rete di organizzazioni fondamentale per il buon andamento della Regione, coordinate dal dipartimento regionale della Protezione civile.
Attraverso la sala operativa regionale Soris, viene assicurato il costante flusso di raccolta e scambio delle informazioni sui rischi e i pericoli su tutto il territorio regionale, unendo in un solo sistema il volontariato, le prefetture e i Comuni. Il volontariato di Protezione civile è una parte fondamentale della rete, ed è costituito dall´insieme delle organizzazioni di volontariato che supportano le attività di previsione‚ prevenzione‚ gestione e superamento dell´emergenza in caso di calamità.
La maggior parte sono a carattere nazionale‚ e riescono‚ con maggiore o minore intensità‚ a rappresentare e coordinare i moltissimi gruppi locali che a loro fanno riferimento‚ ma vi sono anche associazioni locali autonome.