PALERMO – “Ancora 150 fra uomini, donne e bambini migranti, hanno passato la notte sul Molo Favaloro a Lampedusa. Il centro accoglienza è riempito al massimo della capienza e un gruppo arrivato nei giorni scorsi che aveva fatto la quarantena nel centro è stato portato ad Agrigento, mentre per questi ultimi arrivati che si trovano sul molo si prevede la quarantena fino al giorno 25 maggio”.
Così Pino Apprendi, ex deputato regionale e presidente dell’associazione Antigone Sicilia.
“Nessun segnale giunge per risolvere questo problema a breve termine e Lampedusa non è in grado di affrontare da sola questa altra stagione di arrivi – aggiunge -. I lampedusani non possono fare arrivare a queste persone neanche il loro conforto e la loro solidarietà per ovvi motivi, ma non si può accettare questa condizione di sopravvivenza disumana. Dov’è finita l’Italia che accoglie? Tutta la catena umanitaria, che solo pochissimo tempo fa, è insorta contro il divieto degli sbarchi? Può Lampedusa considerarsi un ‘porto sicuro’ se poi coloro che sbarcano devono rimanere a passare giornate calde sotto il sole e notti fredde sul molo?”.
