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Migranti, Crimi insiste sulla bufala dei porti “chiusi”

Migranti, Crimi insiste sulla bufala dei porti “chiusi”

Il viceministro grillino dell’Interno punta sulla redistribuzione nella Ue con una soglia minima del settanta per cento, ma, come Salvini, non parla degli sbarchi autonomi, che portano in Italia un numero ben più alto di migranti

“Il porto resta chiuso fino a che altri Stati si attivano per gestire l’accoglienza” ha scritto sul blog delle Stelle il viceministro grillino dell’Interno, il palermitano Vito Crimi, riprendendo la bufala salviniana della chiusura dei porti con 7.600 chilometri di costa e ignorando il fenomeno degli sbarchi autonomi che ha portato solo in queste ore a Lampedusa un centinaio di migranti.

Nel post, Crimi, a proposito della modifica del regolamento di Dublino afferma “il 70% di redistribuzioni” tra i Paesi europei dovrà essere la “soglia minima” e “deve diventare una regola automatica e non un criterio applicabile a seconda dei casi. Questo deve essere il minimo sindacale e siamo soddisfatti che anche il Pd lo abbia compreso”.

“Il rispetto – si legge ancora nel post – per la sofferenza e la tutela delle persone più fragili devono essere un punto fermo. Di sicuro non ci troverete a urlare in piazza o in tv, a strumentalizzare politicamente un fenomeno che coinvolge vite umane, a fare show, minacce e dimostrazioni di forza. Affronteremo tutto questo con la serietà che richiede, ma con altrettanta intransigenza, per ottenere il risultato che ci siamo prefissati: che la gestione dei flussi migratori diventi una questione europea e non solo italiana: nessuno deve lasciare sola l’Italia”.