Intanto l'arcivescovo di Palermo a proposito del braccio di ferro tra il Governo italiano e quattro navi ong ha dichiarato: "Su quelle navi ci sono vite di cui siamo responsabili"
Evacuazione medica per una donna dalla nave RiseAbove, della ong tedesca Mission Lifeline. La migrante, a causa delle sue condizioni di salute precarie, è stata trasportata all’ospedale Umberto I di Siracusa. Insieme con lei è sbarcato anche un giovane, che però non ha problemi di salute. Il giovane ha detto di essere minorenne.
“Mentre a Roma si discute Sagunto viene espugnata. Su quelle navi ci sono vite, di cui siamo responsabili, perché fanno parte dell’unica famiglia dell’essere umano e perché scappano da ciò che noi occidentali abbiamo ipocritamente creato nei loro Paesi: guerra, fame e cambiamenti climatici. La storia ancora una volta si ripete, fatti che abbiamo già visto stanno di nuovo accadendo sotto i nostri occhi”. A dirlo all’Adnkronos è l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, a proposito del braccio di ferro tra il Governo italiano e quattro navi ong con oltre mille migranti, che da giorni chiedono un porto sicuro di sbarco. A bordo anche neonati, donne e minori non accompagnati. “Quello che sta accadendo è assurdo – dice l’arcivescovo -. Ancora una volta trasformiamo il Mediterraneo da luogo in cui ci si incontra a luogo in cui si alzano barriere”.
Il sindaco di Siracusa: questo Governo mostra maggiore attenzione ai migranti rispetto al Conte-Salvini
“E’ chiaro che c’è, da parte di questo Governo, un’attenzione maggiore alle fragilità, tanto è vero che questa donna che si trovava sulla nave della ong è stata evacuata immediatamente per problemi di salute e portata all’ospedale di Siracusa. E già oggi potrebbe essere dimessa. Penso che, rispetto al Governo Conte-Salvini oggi ci sia un atteggiamento di maggiore responsabilità e attenzione nei confronti dei migranti che si trovano sulle navi. E non si può certo dire che io sia vicino a questo Governo. Mi chiedo perché queste navi non raggiungano i loro paesi di origine invece di sostare qui per giorni e giorni…”. A dirlo, intervistato dall’Adnkronos, è Francesco Italia, sindaco di Siracusa, esponente di Azione di Calenda, parlando della situazione della nave ‘Rise above’, della ong umanitaria tedesca “Mission lifeline”, che si trova a largo delle coste siracusane. La nave ha soccorso nei giorni scorsi 95 naufraghi che si trovavano su tre diverse imbarcazioni in condizioni di pericolo e attende l’indicazione di un porto sicuro dove far sbarcare i migranti.
Italia, nel gennaio 2019, era salito a bordo della nave della Ong tedesca Sea Watch con tre parlamentari. La nave rimase per nove giorni bloccata in rada a Siracusa con 47 migranti a bordo. A salire con Itala furono Riccardo Magi, di + Europa, Nicola Fratoianni, di Sinistra italiana, e Stefania Prestigiacomo di Forza Italia che su un gommone raggiunsero la nave bloccata davanti al porto sicuro di Siracusa.
“A me sembra che ci sia attenzione da parte del Governo nei confronti di questo fenomeno – dice – Specie se ci sono minori o persone che hanno bisogno. Il fenomeno va gestito. Non possiamo pensare di non gestirlo. E’ giusto che il governo assista le persone che hanno bisogno”. E replicando a Nicola Fratoianni, che ha duramente criticato il Governo sulla gestione dei migranti, Italia dice: “Non ho un atteggiamento ideologico, ho un approccio di umanità ma anche pragmatico”. E spiega: “Parlando delle condizioni del caso che ha visto Siracusa protagonista, c’è una nave che aspetta un porto sicuro e nel frattempo avrebbe potuto raggiungere il proprio paese di provenienza. O no? E ripeto lo dico da chi è all’opposizione. Il Governo ha un atteggiamento di maggiore responsabilità rispetto al Conte-Salvini”.