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Migranti, gli evangelici, aprire i canali legali europei e le reti d’accoglienza

Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), presenti a Lampedusa dal 2013, ha chiesto, per fronteggiare l’emergenza sull’isola, di aprire i canali legali europei e le reti d’accoglienza.

“Noi – ha detto – siamo impegnati negli sbarchi, ad aiutare le associazioni e le istituzioni a gestire i primi momenti degli arrivi di queste persone. Ma chiediamo a gran voce che vengano subito attivate reti anche provvisorie per l’accoglienza immediata dei soggetti più vulnerabili”.

“Come chiese protestanti – ha aggiunto Naso – siamo pronti a collaborare con le istituzioni e le altre associazioni per cercare soluzioni legate a questa urgenza. Siamo di fronte a un’emergenza che era però del tutto prevedibile, date le condizioni in Tunisia e in Libia”.

“Ribadiamo – ha proseguito – che l’unica strategia di contrasto alle migrazioni ‘irregolari’ è quella di aprire canali legali, sicuri e gestiti a livello europeo. Nel frattempo la nostra massima solidarietà a chi continua a salvare vite nel Mediterraneo. Mentre altri gridano parole d’odio, che rischiano di chiamare violenza, noi scegliamo l’accoglienza”.