Cinque sbarchi per un totale di 190 migranti, gli arrivi di ieri a Lampedusa, e un altro stamattina, con sedici tunisini, giunti direttamente nel porto dell’isola.
Il gruppo è stato condotto all’hotspot di contrada Imbriacola da dove, in mattinata, sono stati trasferiti cento ospiti, imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle (Agrigento).
Nella struttura di contrada Imbriacola, che può accogliere un massimo di 192 persone, sono rimasti poco meno di 730 migranti.
Open Arms, evita una strage, cento in acqua, cinque morti
I momenti del salvataggio sono stati drammatici. Cento persone sono finite in acqua dopo che si è sfondato il fondo del gommone su cui si trovavano da un paio di giorni ha spiegato il presidente di Open Arms italia Riccardo Gatti sottolineando come ancora il numero complessivo delle vittime non si conosca con precisione, ma dovrebbero essere cinque,
Per Gatti questo ennesimo naufragio “dimostra come sia necessaria prima di tutto un’operazione congiunta in mare da parte dei governi dell’Unione europea e l’apertura di corridoi umanitari”
Il drammatico video del salvataggio
La Ong ha diffuso un video in cui si vedono decine di migranti in mare, la maggior parte attaccati a quel che resta del gommone su cui viaggiavano e con indosso il giubbotto di salvataggio. Altre sono invece appoggiati a due grandi galleggianti di salvataggio lanciati in acqua dai soccorritori mentre alcuni, più isolati, sono distanti qualche decina di metri dai resti dell’imbarcazione.
“I bambini sono a bordo – ha scritto su twitter la Ong Open Arms – e la nostra equipe medica – aggiunge la Ong – sta assistendo tutte le persone tratte in salvo”.
Coisp, situazione vergognosa
Nei giorni scorsi si era arrivati anche a poco meno di millecinquecento presenze e il segretario nazionale del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, ha parlato di “situazione vergognosa”.
“Il Governo – ha affermato – si è totalmente disinteressato dell’incolumità e della sicurezza sanitaria degli agenti della Polizia che vi prestano servizio. I nostri colleghi sono esposti quotidianamente a rischi di ogni tipo: l’afflusso costante dei migranti crea assembramenti implausibili, nel Centro vi sono cantieri facilmente accessibili nei quali è possibile reperire oggetti contundenti, intorno ai mezzi della Polizia è consentito lo stazionamento degli ospiti del Centro e la struttura riservata ai malati covid, il cui accesso è bloccato solo da una panchina, è recintata da un semplice nastro e i soggetti positivi al Coronavirus possono uscire in qualsiasi momento e confondersi con gli altri migranti”.
Quattro in fuga da Siculiana
Sempre ieri quattro migranti sono riusciti ad allontanarsi dal centro d’accoglienza Villa Sikania a Siculiana (Agrigento) dove erano alloggiati. Momenti concitati all’ingresso del paese dove sono in corso le ricerche da parte della polizia. Un gruppetto di ospiti ha creato qualche disordine e, all’improvviso, quattro sono riusciti ad uscire dalla struttura facendo perdere le proprie tracce.
Migranti e smaltimento rifiuti, udienza Gup a Catania
A Catania, c’è anche Medici senza frontiere tra i soggetti colpiti da una richiesta di rinvio a giudizio della Procura sul presunto illecito smaltimento dei rifiuti accumulati durante le attività di salvataggio in mare.
Secondo l’accusa gli imputati, a vario titolo, avrebbero “sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo della Vos Prudence e dell’Aquarius e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco dei migranti” nei porti.

