Migranti, il prefetto Valenti a Lampedusa - QdS

Migranti, il prefetto Valenti a Lampedusa

Raffaella Pessina

Migranti, il prefetto Valenti a Lampedusa

mercoledì 19 Aprile 2023

Trasferimenti veloci e hotspot a Croce Rossa, le novità annunciate dal commissario per l’emergenza. Soddisfatto il sindaco Mannino: “Sembra esserci un cambio di passo, una svolta”

LAMPEDUSA (AG) – Vertice operativo ieri, sull’isola, per affrontare l’emergenza migranti, che con l’arrivo della bella stagione e il mare calmo potrebbe aggravarsi. L’incontro si è svolto tra il prefetto Valerio Valenti, commissario delegato per lo stato d’emergenza migranti, il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, il questore Emanuele Ricifari ed il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino. Vari gli argomenti affrontati e due le novità emerse: la gestione dell’hot spot di Contrada Imbriacola verrà affidata alla Croce Rossa e inoltre saranno messe a disposizione due navi per il trasferimento veloce dei migranti in terraferma in questo periodo di arrivi massicci.

Dopo il vertice, il commissario per l’emergenza migranti si è spostato all’hotspot di contrada Imbriacola, dove ci sono 540 migranti ospiti a fronte dei poco meno 400 posti, ma in passato si sono toccate anche punte di 1700 ospiti. Valenti ha anche visitato la ex base militare di Capo Ponente per valutare se farla diventare area di stoccaggio temporanea per le carrette usate dai migranti per le traversate. Soddisfatto il primo cittadino Mannino che parla di cambio di passo, perché l’affidamento del centro di accoglienza alla Croce Rossa sarà “una garanzia quanto a professionalità e rispetto degli standard di accoglienza e dignità umana. Con il commissario Valenti – ha detto Mannino – abbiamo anche parlato dei barchini, della raccolta dei rifiuti, dell’assistenza sanitaria. Per quanto riguarda i rifiuti, ad esempio, si sta provvedendo con una norma ad hoc a livello nazionale per destinare risorse ai Comuni delle isole minori che affrontano questa problematica dei flussi migratori”.

L’obiettivo è ridurre l’impatto dell’accoglienza sul territorio. “Lampedusa è un’isola di 20 chilometri quadrati con problemi logistici che non consentano di avere una presenza massiccia di persone – ha proseguito il sindaco delle Pelagie – che hanno necessità diverse a iniziare dall’assistenza sanitaria, bisogni a cui non possiamo far fronte per l’assenza dei servizi di base. In tutti questi anni abbiamo dato prova di smisurata umanità, accoglienza e solidarietà, ora servono scelte coraggiose da parte del Governo, ma, soprattutto, dell’Europa. Occorre dare un sostegno forte al nostro territorio e questi primi provvedimenti sembra vadano proprio in questa direzione”.

Mannino ha detto che bisogna coinvolgere l’Europa: “Io ripeto da tempo che occorre lavorare in una logica strutturale e, a livello europeo, rivedere completamente le norme anche a fronte di quello che succede nel Mediterraneo. Questa massa di gente che si muove e che cerca una vita nuova non è problema dell’Italia e, tanto meno, di Lampedusa, riguarda, invece, l’intera Europa che deve fare scelte coraggiose: decidere se queste persone vanno accolte e integrate o fermate all’origine. Ben venga lo stato di emergenza dichiarato dal Governo Meloni se serve a risolvere i problemi nell’immediato”.

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