Migranti: nel 2021 oltre 32 mila arrivi a Lampedusa, 2 mila morti nel Canale di Sicilia - QdS

Migranti: nel 2021 oltre 32 mila arrivi a Lampedusa, 2 mila morti nel Canale di Sicilia

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Migranti: nel 2021 oltre 32 mila arrivi a Lampedusa, 2 mila morti nel Canale di Sicilia

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mercoledì 16 Marzo 2022

Il Report 2021 di Mediterranean Hope, progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, segnala un alto numero di migranti arrivati nelle Pelagie nel 2021

Nel 2021 hanno raggiunto Lampedusa 32.841 migranti. L’isola, distante tra le 60 e le 150 miglia dai porti della Tunisia e della Libia più vicini, si conferma così come il punto d’arrivo principale del fenomeno migratorio che interessa il confine del Mediterraneo centrale. E’ quanto emerge dal Report 2021 di Mediterranean Hope, progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. In questi ultimissimi giorni, tra l’11 e il 12 marzo 2022, a Lampedusa sono arrivate cinque diverse imbarcazioni con 127 persone.

Le vittime

“Non avevo idea che attraversare il mare fosse così pericoloso” racconta un ragazzo appena arrivato. E alla domanda “Com’è andato il viaggio?” rispondono: “Ho visto la morte”. Nel 2021 più di duemila persone, secondo i dati forniti dall’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), sono morte o disperse nel tentativo di attraversare il Canale di Sicilia per raggiungere l’Italia, mentre sono 193 le persone morte o scomparse durante i primi due mesi del 2022. Sono 16.626 i migranti arrivati a Lampedusa dalla Libia. Molti altri sono stati respinti dalla guardia costiera libica e altri arrivano dal Bangladesh, dall’Egitto, dal Congo, dalla Somalia, passando per la Siria e il Marocco, partendo dai dintorni delle città costiere di Zuwarah e Zawiyah.

Innumerevoli le testimonianze di torture, rapimenti, lavoro forzato, rapine, violenze gratuite e uccisioni che gli operatori hanno raccolto in questi mesi. Catturate in mare e respinte nuovamente nei centri di detenzione in Libia, molte persone sono state costrette a pagare per uscire di prigione. In tanti raccontano di aver provato più volte ad arrivare a Lampedusa, in Europa.

Più partenze dalla Tunisia

La seconda rotta che attraversa il Mediterraneo centrale parte dalla costa orientale, da Mahdia fino a Djerba. L’incremento delle partenze dalla Tunisia si è verificato in corrispondenza dell’aggravarsi della crisi economica e politica, inasprita dalla pandemia. Solo nei mesi estivi di luglio e agosto hanno raggiunto le coste lampedusane 8.118 persone, più della metà delle 15.238 persone che si sono imbarcate dalla Tunisia durante l’anno. Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini di diverse età in fuga da un presente privo di prospettive. 

Sempre dalla Tunisia, tante persone provenienti per lo più dalla Costa d’Avorio, dalla Guinea, dalla Sierra Leone, dal Senegal e dal Mali, dopo un periodo più o meno lungo passato nel Paese si imbarcano nei dintorni della città costiera di Sfax, nel sud del Paese, su imbarcazioni malridotte e stipati all’inverosimile. Tra loro molte donne, spesso accompagnate da bambini, anche piccoli. I naufragi registrati nel 2021 riguardano soprattutto queste imbarcazioni. “E’ il posto più bello del mondo” ha detto una donna avvolta in una coperta termica appena sbarcata a Lampedusa e sopravvissuta al naufragio del 30 giugno in cui hanno perso la vita 16 persone. 

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