Nelle scorse ore, altri sei barconi con a bordo decine di migranti sono stati soccorsi dalle motovedette di guardia costiera, di Frontex e della GdF al largo di Lampedusa. Sono stati 391 i nuovi arrivi sull’isola, con il numero complessivo di migranti presenti nel territorio che adesso raggiunge le 685 unità. Proprio a margine di questi ultimi arrivi, diversi testimoni (una decina) hanno assicurato ai soccorsi della guardia costiera: “Ci hanno sparato addosso, hanno sparato ripetutamente contro di noi”.
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E ancora: “Eravamo partiti da Zuhara da 30 minuti, forse poco più – hanno dichiarato i migranti– quando all’improvviso siamo stati raggiunti da una grossa barca libica e qualcuno ha aperto il fuoco contro di noi”.
Migranti aggrediti da barca libica, nessun ferito a Lampedusa
Fortunatamente, tra i 21 attaccati non ci sarebbe stato alcun ferito, né altre eventuali perdite in mari. Tutti i migranti adesso, sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola per le cure del caso. Per stasera, inoltre, previsto poi un trasferimento di circa 200 persone.
Lampedusa, nuovi sbarchi e malore per tre migranti
Sono stati momenti di panico a Lampedusa, a seguito degli qualcuno tra gli ultimi sbarchi arrivati sull’Isola lo scorso weekend. Secondo quanto emerso infatti, tre migranti (di nazionalità marocchina, bengalese e un minorenne dalla Guinea Conakry) sono stati evacuati dalla motovedetta Cp319 della guardia costiera dalla Ong Solidaire e fatti sbarcare a Lampedusa in quanto i tre accusavano diversi problemi fisici.
Trasportati e soccorsi al poliambulatorio di contrada Grecale, i tre sono dunque stati rapidamente messi in salvo da eventuali criticità una volta sbarcati sul posto. Come riferito, la loro imbarcazione – composta da 14 persone, con il minore che era accompagnato dalla madre e dalla sorella, anche lei minorenne – era partita da Zuwara, in Libia.
Lampedusa, 7 dispersi dopo sbarco nei giorni scorsi
La nave Ong Aurora Sar è sbarcata negli scorsi giorni a Lampedusa con 41 migranti a bordo, con altri 7 – secondo quanto riportato dai testimoni – che sarebbero attualmente dispersi in acqua. I passeggeri, tra eritrei, etiopi, malesi e sudanesi, sono stati soccorsi nel canale di Sicilia e quindi fatti sbarcare sull’Isola, destinazione assegnata per garantire loro la sicurezza della navigazione e la salvaguardia delle persone a bordo.
Immagine di repertorio