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Migranti: Lucano alla Sapienza, vietata la protesta di Forza Nuova

Migranti: Lucano alla Sapienza, vietata la protesta di Forza Nuova

Il Questore di Roma ha preso la decisione per motivi di ordine pubblico anche a seguito degli incidenti provocati a Milano da Casapound. L’ex sindaco Riace, “Domani ci sarò, non ho paura”

Malgrado le inchieste giudiziarie e il divieto di dimora che gli impedisce di tornare nella “sua” Riace, Mimmo Lucano tira dritto per la sua strada e conferma che domani sarà a Roma, nell’Università La Sapienza, per un incontro sul tema dell’accoglienza.

Malgrado le inchieste giudiziarie e il divieto di dimora che gli impedisce di tornare nella “sua” Riace, Mimmo Lucano tira dritto per la sua strada e conferma che domani sarà a Roma, nell’Università La Sapienza, per un incontro sul tema dell’accoglienza.

“Domani ci sarò, non ho paura”, ha detto, nonostante nella capitale la Questura sia stata costretta a vietare una manifestazione di protesta indetta da Forza Nuova contro la presenza di Lucano, “bandiera” dell’antirazzismo.

Il sindaco sospeso da Salvini, insomma, in attesa che le cose per lui si rimettano a posto, continua a divulgare le sue idee sui temi del rispetto dei più deboli e delle “porte aperte”.

Per questo Gaetano Lettieri, direttore del Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo, dell’Università La Sapienza, lo ha invitato all’incontro, su “Il senso dei luoghi e il senso degli altri. Riace da condividere”.

Lettieri si è detto “onorato” di ospitarlo insieme a Vito Teti, professore di Antropologia culturale dell’Università della Calabria.

Contro l’iniziativa, Forza Nuova aveva organizzato una protesta al grido di “L’unica resistenza è quella etnica!”, come aveva affermato il leader del gruppo neofascista, Roberto Fiore.

La tesi di Fiore, secondo il quale “nel periodo della campagna elettorale non è necessario avere l’autorizzazione per i comizi” è stata smentita dalla decisione della Questura di Roma.

Evidentemente anche influenzata dagli scontri recentemente avvenuti a Milano durante una manifestazione organizzata da Casapound e da altri gruppi neofascisti, la Questura,per motivi di ordine pubblico, non ha dato il nulla osta e ha vietato la manifestazione.

Lucano, come detto, ha confermato la sua presenza.

“Domani sarò alla Sapienza – ha detto – e ci andrò senza scorta, perché non ho mai fatto male a nessuno e non temo il clima di odio, che mi sembra assurdo”.

“Sarò a Roma – ha aggiunto – per raccontare l’esperienza di accoglienza che abbiamo vissuto a Riace, fatta di bene e di umanità per tutti. Il racconto dell’esperienza di Riace servirà a ribadire che non bisogna chiudere la porta a nessuno e che non si possono giudicare e trattare le persone in base al colore della pelle, interrogandosi sui motivi per cui arrivano da noi da Paesi così lontani”.

“Ciò che conta – ha aggiunto – è il senso di umanità e il bene collettivo. Dire ‘prima gli italiani’, non ha alcun senso e serve soltanto a creare un clima di scontro”.

Lucano, mercoledì e giovedì scorsi, é stato ospite a Cinisi della fondazione Giuseppe Impastato, che gli ha conferito il premio intitolato all’attivista ucciso dalla mafia.

“Un riconoscimento – ha sottolineato Lucano – che mi ha fatto piacere perché la giustizia sociale che perseguiva Peppino Impastato é la stessa che caratterizza ogni giorno il mio impegno di vita”.

“Domani ci sarò, non ho paura”, ha detto, nonostante nella capitale la Questura, su indicazione del Prefetto, sia stata costretta a vietare una manifestazione di protesta indetta da Forza Nuova contro la presenza di Lucano, “bandiera” dell’antirazzismo.

Il sindaco sospeso da Salvini, insomma, in attesa che le cose per lui si rimettano a posto, continua a divulgare le sue idee sui temi del rispetto dei più deboli e delle “porte aperte”.

Per questo Gaetano Lettieri, direttore del Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo, dell’Università La Sapienza, lo ha invitato all’incontro, su “Il senso dei luoghi e il senso degli altri. Riace da condividere”.

Lettieri si è detto “onorato” di ospitarlo insieme a Vito Teti, professore di Antropologia culturale dell’Università della Calabria.

Contro l’iniziativa, Forza Nuova aveva organizzato una protesta al grido di “L’unica resistenza è quella etnica!”, come aveva affermato il leader del gruppo neofascista, Roberto Fiore.

La tesi di Fiore, secondo il quale “nel periodo della campagna elettorale non è necessario avere l’autorizzazione per i comizi” è stata smentita dalla decisione della Questura di Roma.

Evidentemente anche influenzata dagli scontri recentemente avvenuti a Milano durante una manifestazione organizzata da Casapound e da altri gruppi neofascisti, la Questura, su indicazione del Prefetto, per motivi di ordine pubblico, non ha dato il nulla osta e ha vietato la manifestazione.

Lucano, come detto, ha confermato la sua presenza.

“Domani sarò alla Sapienza – ha detto – e ci andrò senza scorta, perché non ho mai fatto male a nessuno e non temo il clima di odio, che mi sembra assurdo”.

“Sarò a Roma – ha aggiunto – per raccontare l’esperienza di accoglienza che abbiamo vissuto a Riace, fatta di bene e di umanità per tutti. Il racconto dell’esperienza di Riace servirà a ribadire che non bisogna chiudere la porta a nessuno e che non si possono giudicare e trattare le persone in base al colore della pelle, interrogandosi sui motivi per cui arrivano da noi da Paesi così lontani”.

“Ciò che conta – ha aggiunto – è il senso di umanità e il bene collettivo. Dire ‘prima gli italiani’, non ha alcun senso e serve soltanto a creare un clima di scontro”.

Lucano, mercoledì e giovedì scorsi, é stato ospite a Cinisi della fondazione Giuseppe Impastato, che gli ha conferito il premio intitolato all’attivista ucciso dalla mafia.

“Un riconoscimento – ha sottolineato Lucano – che mi ha fatto piacere perché la giustizia sociale che perseguiva Peppino Impastato é la stessa che caratterizza ogni giorno il mio impegno di vita”.