La traversata verso la Sicilia, l’arrivo a Lampedusa e la tragedia: è stata dichiarata la morte cerebrale della bambina di sei anni ricoverata in gravi condizioni all’ospedale dei Bambini di Palermo dopo l’arrivo su un barcone nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 agosto.
Il suo nome si aggiunge alla lunga lista di bambini e giovanissimi che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere il Mediterraneo. Pochi giorni fa, l’ennesima strage al largo della Sicilia ha provocato più di 20 morti e tra loro c’è anche una neonata.
Morte cerebrale per bambina di 6 anni sbarcata a Lampedusa
La piccola vittima, originaria della Guinea, era giunta in Sicilia nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 agosto. Viaggiava da giorni assieme alla madre e a un gruppo di migranti, in balìa delle onde e in condizioni disumane.
Arrivata in Sicilia già in gravi condizioni, era stata trasferita in elisoccorso all’ospedale dei Bambini Di Cristina di Palermo e ricoverata nel reparto di Rianimazione. Nonostante gli sforzi dei medici per strapparla alla morte, non c’è stato nulla da fare. I medici hanno avviato la procedura per accertare la morte cerebrale della piccola questa mattina.
La strage del 13 agosto
Sono state più di 20, invece, le vittime di un altro naufragio al largo di Lampedusa. Tra loro anche degli adolescenti e una bimba piccolissima. Nelle scorse ore sono state sbarcate a Porto Empedocle altre dieci salme. Cinque salme rimangono ancora senza nome. I feretri sono stati trasferiti nei cimiteri della provincia: due a Campobello di Licata, uno a Ribera, uno a Calamonaci, due a Santo Stefano Quisquina e due a Villafranca Sicula; per altre due, invece, si sta ancora cercando una collocazione.
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