Migranti morti a Lampedusa, Bartolo: "No blocco navale, sì umanità" - QdS

Migranti morti a Lampedusa, Pietro Bartolo: “No blocco navale, intraprendere strada dell’Umanità” – VIDEO

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Migranti morti a Lampedusa, Pietro Bartolo: “No blocco navale, intraprendere strada dell’Umanità” – VIDEO

Irene Milisenda  |
sabato 22 Ottobre 2022

L'eurodeputato Pietro Bartolo a QdS.it: "Dobbiamo fermare i trafficanti di morte, la migrazione non si blocca con i fili spinati".

Ennesima tragedia a largo di Lampedusa, ennesimo sbarco di migranti finito male. A perdere la vita un bambino di uno e l’altro di due anni, vittime di una esplosione a bordo di un barchino con altre 37 persone a bordo.

“Sta diventando un incubo. Non è più possibile accogliere persone morte. Sono sindaco da 100 giorni e ho già dovuto ricevere cinque vittime. L’Europa deve fare immediatamente qualcosa, non è più possibile far morire la gente nel Mediterraneo”, dichiara il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino.

Migranti, condizioni sempre più drammatiche

In mare le navi umanitarie continuano le loro operazioni di salvataggio, proprio in queste ore la Geo Barents ha fatto rotta verso Taranto con a bordo 293 migranti.

Tanti uomini, donne e adesso bambini arrivano nella nostra terra, ognuno di loro con una storia alle spalle; alcuni vengono picchiati e umiliati dai scafisti, vengono costretti a pagare cifre esorbitanti per arrivare in Italia, per chi non può pagare o si rifiuta di fornire la somma richiesta, il destino è quello di esser venduto ad altre bande criminali per lo sfruttamento lavorativo o sessuale.

Bartolo al QdS: “Il nostro mare è diventato un cimitero”

“La situazione non è cambiata, le persone continuano ad arrivare, perché si tratta di persone e non di numeri, purtroppo perdono la vita nel nostro mare che è diventato un cimitero nella totale indifferenza di chi si gira dall’altra parte”.

Lo ha detto l’eurodeputato S&D Pietro Bartolo commentando la tragedia avvenuta al largo di Lampedusa a margine del convegno ‘Memoria. Accoglienza e Integrazione’, che ha visto gli studenti dell’Istituto comprensivo Anna Frank di Agrigento e quelli del Polo universitario, confrontarsi su aspetti fondamentali del fenomeno dei flussi migratori come quello della tutela dei diritti umani, della solidarietà e del dialogo interculturale.

“Dobbiamo fermare chi traffica la morte”

Dobbiamo fermare i trafficanti di morte, fermiamo questo orrore”, ha continuato Bartolo. “Dobbiamo permettere a queste persone di arrivare nel nostro paese in modo regolare, attraverso i corridoi umanitari, e invece sono costretti ad affrontare questi viaggi in condizioni precarie, che molto spesso si rivelano delle tragedie. Non serviranno fili spinati, blocchi navali per fermare il fenomeno della migrazione, che è sempre esistito. Dobbiamo intraprendere la strada dell’Umanità”, ha concluso l’europarlamentare Bartolo.

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