Dopo il naufragio nessuna traccia dei corpi delle nove persone annegate. Smentite le supposizioni di Sea Watch sul ritardato soccorso. Oggi barcone con 63 persone soccorso dalla Guardia costiera
Un barcone, con a bordo 63 migranti, è stato soccorso la notte scorsa, al limite delle acque nazionali, dalla motovedetta Cp 312 della Guardia costiera.
Nel gruppo di persone provenienti da Egitto, Eritrea, Costa d’Avorio, Senegal, Guinea e Ghana, c’erano anche due donne.
L’imbarcazione, che è partita dalla Libia, è stata lasciata alla deriva e tutti i migranti dopo il trasbordo sull’unità di soccorso sono stati portati all’hotspot di Lampedusa dove gli ospiti sono arrivati complessivamente a 644.
Nessun corpo ritrovato
Intanto, per tutta la notte, sono andate avanti – con le motovedette della Guardia costiera, dei Carabinieri e della Guardia di finanza – le ricerche fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione dei nove dispersi dopo il naufragio di ieri all’alba.
Nessun corpo è stato finora ritrovato.
Sea Watch, soccorso ritardato
Intanto la Ong Sea Watch, in base a una comunicazione intercettata dall’aereo Sea Bird, ha ipotizzato che le autorità italiane avrebbero ritardato il soccorso del barcone naufragato a Lampedusa.
In alcuni tweet Sea Watch ha scritto “Intorno alle 19 di ieri l’equipaggio di Sea bird ha ascoltato via radio la segnalazione di un barchino in difficoltà da parte un peschereccio alla Guardia Costiera di Lampedusa. Un natante di 8 metri bianco e rosso con circa 50 persone a bordo, come quello naufragato oggi. È quindi più che plausibile che le autorità fossero a conoscenza del caso già da allora. Eppure si sarebbe attesa la mattina, dopo una lunga notte di sbarchi, per procedere al recupero”.
La Guardia costiera, è falso
Ma dalla Guardia costiera è giunta una secca smentita: quella comunicazione riguardava un altro intervento di soccorso, tempestivamente compiuto, salvando diverse persone.
“Nella serata del 29 giugno è pervenuta alla Guardia Costiera italiana – ha ricostruito il Comando delle Capitanerie di Porto – la segnalazione da parte di un motopesca della presenza di un barcone in difficoltà con circa 50 persone a bordo in area di responsabilità Sar italiana. Sul posto sono intervenuti i mezzi navali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che hanno tratto in salvo tutti i migranti”.
“Non vi è alcuna correlazione – è stato precisato – tra il predetto soccorso e l’evento Sar avvenuto nelle prime ore della giornata odierna, in cui sono stati tratti in salvo 46 migranti”.
La Guardia costiera ha aggiunto che “sono state tre le segnalazioni di unità in difficoltà pervenute da motopesca in transito in area Sar italiana” e da esse “sono scaturiti i dovuti e immediati interventi dei mezzi di soccorso presenti in area sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo”.