Sbarcheranno a Taranto i 159 migranti a bordo della Ocean Viking, come ha deciso il Viminale che ha assegnato il porto alla nave di Sos Mediterranee e Msf.
La Commissione europea, intanto, ha già attivato la procedura per la redistribuzione dei migranti e Francia Germania e Portogallo hanno già dato le prime disponibilità ad accogliere quote di richiedenti asilo.
Funziona perfettamente, insomma, il meccanismo di distribuzione europea messo a punto dal ministro Lamorgese.
Un’ulteriore dimostrazione che quella di Salvini era soltanto propaganda, tra la bufala dei porti chiusi in un’Italia che ha 3.600 chilometri di coste e la costante tensione sull’argomento come se lo sbarco di poche centinaia di migranti rappresentasse “un’invasione del sacro suolo”. Ma la cosa più grave, come sottolineato da Giuseppe Conte, è stata che il capo della Lega Nord, per tutto il periodo in cui è stato ministro dell’Interno, non ha mai autonomamente tentato un’interlocuzione con l’Europa per la redistribuzione dei richiedenti asilo, poi lanciata proprio dal premier.
Un’esperienza fallimentare, dunque, quella di Salvini, alla quale per fortuna si è posto rimedio.
Tornando alla Ocean Viking, la nave ieri aveva lanciato un allarme: “i naufraghi sono molto resistenti, ma devono sbarcare immediatamente”.
Medici Senza Frontiere aveva dunque rilanciato la richiesta di un porto sicuro per le persone salvate nei giorni scorsi al largo della Libia sottolineando come la nave gestita in collaborazione con Sos Mediterranee si fosse avvicinata alle coste italiane per trovare un riparo a causa del maltempo, stazionando in acque internazionali di fronte al porto di Catania.
“Con il Mediterraneo centrale colpito dal maltempo e dalle tempeste e senza il permesso di sbarcare – aveva scritto la Ong su Twitter postando un video della nave sferzata dalle onde – la Ocean Viking si è rifugiata a est della Sicilia”. Tra i migranti a bordo ci sono 26 donne e una cinquantina di minori. Alcuni di loro, dicono da Msf, sono sopravvissute all’attacco aereo al centro di detenzione libico di Tajoura.
A tarda sera una donna e suo figlio sono stati evacuati dalla Ocean Viking fa per motivi sanitari.
La donna “è rimasta sotto stretta osservazione medica per 48 ore nella clinica della Ocean Viking: ora è stata evacuata con il suo bambino piccolo. Il suo posto è in ospedale, non in mare durante una tempesta”.(ANSA).
Da registrare infine la visita di ieri dell’arcivescovo di Agrigento cardinale Francesco Montenegro alla nave di Mediterranea Saving Humans ormeggiata nel porto di Licata
Lo ha scritto su Facebook Mediterranea Saving Humans, la rete delle associazioni italiane che con nave Mare Jonio e nave Alex nel corso del 2019 ha fatto azioni di monitoraggio nel Mediterraneo centrale salvando centinaia di persone in pericolo di vita, e le cui imbarcazioni sono sotto sequestro da mesi nel porto siciliano.
Accompagnato dal comandante della Capitaneria di porto di Licata, Fabrizio Pilogallo, l’arcivescovo ha voluto incontrare il capo missione Luca Casarini e tutto l’equipaggio per dei particolari auguri di Natale.
“Io sono con voi – ha detto don Francesco – e prego affinché la Mare Jonio possa prendere presto il mare nuovamente, per aiutare le nostre sorelle e i nostri fratelli che soffrono e rischiano di morire”. Il cardinale si è trattenuto a bordo oltre un’ora, e ha voluto con questo gesto segnalare la sua vicinanza a Mediterranea Saving Humans e il sostegno dell’intera diocesi di Agrigento.

