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Migranti, oggi nuovo viaggio a Tunisi per l’Italia e l’Ue

Migranti, oggi nuovo viaggio a Tunisi per l’Italia e l’Ue
Altri tre barchini, con a bordo oltre 40 tunisini e qualche libico, sono stati soccorsi, dalle motovedette della Capitaneria e della Guardia di finanza, nelle acque antistanti a Lampedusa (Ag), 11 agosto 2020. Sono saliti a otto, dalla mezzanotte ad ora, gli sbarchi registratisi con un totale di oltre 120 persone. All’hotspot si è arrivati ad oltre 360 presenze. La Prefettura di Agrigento, anche in considerazione del fatto che il mare è buono, è già al lavoro per varare un piano di trasferimenti. ANSA/ELIO DESIDERIO

Missione diplomatica dei ministri Lamorgese e Di Maio con i Commissari europei Varhelyi e Johansson. Il nostro Paese vuole non solo i rimpatri, ma un serio stop alle partenze: in due giorni sono giunte a Lampedusa 728 persone e l’hotspot di contrada Imbriacola scoppia letteralmente



Dopo una pausa di qualche giorno i numeri si sono nuovamente impennati: sabato e domenica sono arrivati a Lampedusa complessivamente 728 migranti.

La Prefettura di Agrigento, d’intesa col ministero degli Interni, è impegnata nell’organizzare il trasferimento del più alto numero possibile di persone per alleggerire le presenze all’hotspot, che ha una capienza di 192 posti.

Per oggi – secondo quanto confermato dalla Prefettura – è previsto il trasferimento, con traghetti e motovedette, di un minimo di duecento a un massimo di trecento persone che verranno accolte in strutture in Piemonte e Calabria e a Campobasso.

E oggi i ministri di Interno ed Esteri, Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio, faranno la rotta inversa e voleranno a Tunisi dove incontreranno il presidente della Repubblica, Kais Saied e il premier incaricato, Hichem Mechichi (nel Paese non c’è ancora un Governo dopo le ultime elezioni).

Lamorgese e Di Maio saranno accompagnati dai commissari europei Oliver Varhelyi e Ylva Johansson.

L’obiettivo è soprattutto quello di dare gli strumenti alle autorità tunisine per bloccare le partenze di migranti. Ma si parla anche della necessità di aumentare i rimpatri.

Presenza significativa, quella dei due rappresentanti di Bruxelles, perché l’Italia ha sollecitato all’Europa un sostegno concreto nella trattativa con Tunisi.

Il flusso migratorio – soprattutto di giovani – è lo specchio della grave crisi in cui versa la Tunisia.

Economica, con il coronavirus che ha spento il turismo, la principale risorsa economica del Paese. Ma anche istituzionale, con un Governo che ancora manca.

Ed ecco quindi che la delegazione di Italia e Ue porterà non solo richieste ma anche proposte di supporto e fondi della cooperazione.

In programma anche una visita al Museo del Bardo per commemorare le vittime dell’attacco terroristico del 2015 in cui morirono anche italiani.

Luciana Lamorgese, come si ricorderà, è già stata a Tunisi meno di un mese fa e nei giorni successivi la Farnesina ha convocato l’ambasciatore a Roma per esprimere la preoccupazione del Governo per i continui sbarchi di tunisini, la nazionalità più rappresentata.

L’accordo con Tunisi sui rimpatri – sospeso per mesi a causa del coronavirus – è stato riattivato da pochi giorni, ma il tetto di ottanta a settimana con voli charter non consente un significativo alleggerimento delle presenze in Italia.

Ecco perché oggi si proverà a ottenere un aumento dei rimpatri con una velocizzazione delle procedure burocratiche.

La ministro Lamorgese è comunque soddisfatta per la ripresa dei voli e per gli sforzi che il Paese africano sta facendo in una situazione difficile.

Tunisi ha infatti rafforzato la sorveglianza sulle spiagge ed il pattugliamento marittimo nella zona di Sfax, principale porto di partenza verso la vicina Lampedusa.
Alcuni risultati ci sono stati con l’arresto di scafisti ed il blocco di imbarcazioni, ma le partenze non si sono fermate.

Dall’Italia sono arrivati aiuti per le attività di polizia e il controllo delle frontiere e altri fondi di Viminale e Farnesina potrebbero essere sbloccati in tempi brevi .

Ma anche Bruxelles – è la richiesta dell’Itala – dovrà fare la propria parte.