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Migranti, ricollocazioni, salvataggi e propaganda politica

Migranti, ricollocazioni, salvataggi e propaganda politica

Continua a funzionare il meccanismo della ministro Lamorgese: da settembre ridistribuite quasi quattrocento persone nella Ue. La Ocean Viking soccorre 122 persone e la Lega Nord continua a far polemica tentando di sollevare polveroni

Con un volo diretto partito oggi da Roma e diretto a Berlino sono stati ricollocati in Germania 132 migranti sbarcati in Italia.

Lo ha reso noto il Ministero dell’Interno sottolineando che con i 64 richiedenti asilo partiti per Parigi mercoledì scorso il numero delle persone ricollocate nei paesi europei su richiesta dell’Italia è salito a 392.

Si tratta, dice il ministero dell’Interno “di un concreto risultato legato alla più fattiva solidarietà europea consolidata anche per effetto del pre-accordo de La Valletta sottoscritto a settembre da Germania, Francia, Italia e Malta: 98 trasferiti al mese rispetto alla media di 11 nei precedenti otto mesi del 2019”.

Sul volo diretto in Germania erano presenti i migranti sbarcati dalle navi Cigala Fulgosi (10/5/2019), Sea Watch 3 (29/6/2019), Gregoretti (31/7/2019), Open Arms (21/8/2019), Eleonore (2/9/2019), Ocean Viking (19 e 24/9/2019).

Per la prima metà di gennaio è inoltre programmato un ulteriore volo per trasferire altri cento richiedenti asilo sbarcati dalla Ocean Viking (17 e 30 /10/2019 e 24/11/2019), Alan Kurdi (3/11/2019); Aita Mari (26/11/2019) e Open Arms (26/11/2019).

“Proprio per accelerare le procedure di ricollocamento – si legge in una nota del Viminale – uno dei pilastri del preaccordo di Malta fissa in quattro settimane (dallo sbarco) il termine massimo per l’effettiva redistribuzione dei richiedenti asilo nei paesi che si rendono disponibili ad accoglierli”.

E’ di tutta evidenza che, dopo la bufala salviniana dei porti chiusi in un’Italia con 3.600 chilometri di coste, quello che affermava il premier Conte, ossia che il capo della Lega Nord non aveva, da ministro dell’Interno, non aveva mai tentato di risolvere il problema ma lo aveva invece sfruttato per fini propagandistici, risponde a verità.

A spargere nuova benzina sul fuoco della polemica è stata la richiesta di autorizzazione a procedere al Senato per il caso Gregoretti da parte del Tribunale dei Ministri di Catania.

Dopo la dichiarazione del capo politico del M5s Luigi Di Maio, che ha detto senza mezzi termini che la decisione di Salvini di bloccare in mare prima e a bordo del pattugliatore della Guardia costiera poi oltre cento migranti era stata “propagandistica”, la Lega Nord si è mossa per cercare di proteggere il proprio leader.

Le agenzie di stampa, infatti, attribuiscono a non meglio identificate “fonti della Lega” la voce secondo cui Matteo Salvini avrebbe conservato “una copia delle interlocuzioni scritte riguardanti il caso dei migranti sulla nave militare Gregoretti”, “numerosi contatti anche tra il ministero dell’Interno, la presidenza del Consiglio, il ministero degli Affari esteri e organismi comunitari”.

Inoltre, sulla redistribuzione degli immigrati, secondo la Lega, era stata contattata anche la Cei. Ciò però non significa che la decisione di mantenere bloccati a bordo i migranti non fosse del solo Salvini, come affermato da Di Maio.

Le “fonti della Lega” avrebbero parlato anche delle – peraltro rituali e generiche – affermazioni del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede del 30 luglio nel corso della trasmissione “In Onda” su La7 e avrebbero sottolineato che tutta la documentazione conservata da Salvini “è al vaglio dei legali dell’ex ministro dell’Interno e al momento non verrà diffusa”.

“Salvini ha paura del processo per sequestro di persona” ha commentato Alfredo Bazoli, capogruppo dem in Commissione Giustizia alla Camera, tanta paura che “improvvisamente, si scaglia contro la riforma della prescrizione che rischia di allungare i processi. Peccato che quella riforma l’abbia voluta e votata lui con la Legge Spazzacorrotti”.

“Forse – ha aggiunto – perché allora c’era in ballo proprio la sua autorizzazione a procedere sul caso Diciotti e, pur di garantirsi il salvacondotto della sua maggioranza, avrebbe votato qualsiasi cosa. Quanta ipocrisia”.

Le polemiche sono rinfocolate da Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere, in un’intervista radiofonica ha pesantemente attaccato proprio Luigi Di Maio: “Diciotti e Gregoretti sono uguali? Per rispondere alla domanda devo prima guardare tutto il fascicolo che è fatto di centinaia di fogli. Poi, sulla base di questo, farò una proposta. Non è che uno agisce così. Non sono mica Di Maio io! Se volete sapere delle fesserie chiamate Di Maio, chiedete a Di Maio. Quando dicono che vendeva le bibite allo stadio lo dicono per denigrarlo, io credo che vengano denigrati quelli che fanno questo mestiere che è una cosa umile e rispettabile. L’errore è Di Maio, non distribuire bibite”.

Al di là della propaganda della destra, le ong continuano a lavorare per salvare vite nel Mediterraneo.

La Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, ha soccorso 112 migranti che si trovavano su un gommone in difficoltà a 34 miglia dalle coste della Libia.

“Tra loro – ha scritto Msf su Twitter – ci sono 24 donne, tre delle quali incinte, e 38 bambini, il più piccolo ha tre mesi. Ora sono tutti al sicuro a bordo della Ocean Viking”.

Anche la Alan Kurdi è tornata oggi in mare. Lo ha annunciato con un tweet la Ong tedesca Sea Eye: “La Alan Kurdi ha lasciato il porto di Palermo. Grazie per l’ospitalità della vostra città Leoluca Orlando. Siamo ora sulla strada per la zona di ricerca e salvataggio”.

Per quanto riguarda la Sea Watch 3, capitanata l’estate scorsa da Carola Rackete e sequestrata per essere entrata nel porto di Lampedusa nonostante il divieto imposto dal governo, il Tribunale civile di Palermo ha annullato il sequestro e dunque tornerà a salvare vite.