Migranti sbarcati ad Augusta positivi al Covid - QdS

Migranti sbarcati ad Augusta positivi al Covid

Migranti sbarcati ad Augusta positivi al Covid

martedì 07 Luglio 2020

La Prefettura di Siracusa ha provveduto ad alloggiare i 43 sbarcati in una struttura adeguata sottoposta a vigilanza h24. “Per i prossimi sbarchi opportuno stabilire un chiaro protocollo di interventi che renda sicuro il lavoro di tutti”

NOTO (SR) – Tra i 43 migranti, soccorsi al largo delle coste libiche dalla nave “Mare Jonio”, che sono sbarcati il 1° luglio al porto di Augusta sono stati trovati 8 positivi al Coronavirus asintomatici. Tutti i migranti sono stati trasferiti nel territorio di Noto.

La Prefettura di Siracusa ha provveduto ad alloggiare tutti i 43 migranti in una struttura adeguata allo scopo, sottoposta a vigilanza militare h24, ubicata in contrada Sarculla a pochi chilometri dal borgo abitato di Testa Dell’Acqua.

Intanto il segretario provinciale del sindacato di Polizia Siulp, Tommaso Bellavia, ha fatto sapere che i poliziotti che sono venuti in contatto con i migranti durante le operazioni di sbarco saranno sottoposti a tampone. Si tratta di 10 uomini della Scientifica e dell’Ufficio Immigrazione che sono stati posti in isolamento fiduciario e che sono seguiti dallo staff sanitario della Questura. Tutti indossavano i dispositivi di prevenzione individuale.

“Per i prossimi sbarchi il Siulp – afferma Bellavia – auspica che, sulla scorta dell’esperienza passata si stabilisca un chiaro protocollo d’intervento che renda sicuro il lavoro dei colleghi chiamati ad effettuare le procedure identificative, individuando inoltre strutture più idonee ad ospitare i migranti positivi e posti in quarantena”.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, sul proprio profilo Facebook non ha nascosto il disappunto per come si sono svolti i fatti. “Dei 43 immigrati sbarcati ad Augusta, 8 sono risultati positivi al Coronavirus. Si trovano a Noto e non su una nave in rada come aveva chiesto il governo siciliano – afferma il governatore – . Ma lo Stato dice che la nave costa troppo. E quindi si possono alloggiare a Noto, dove già si trovano. Avete capito bene: a Noto, perla del nostro turismo. Il nostro sistema sanitario ha provveduto a effettuare i tamponi e ha posto in isolamento i positivi, dividendoli dagli altri. Ma permangono due grandi domande: perché la quarantena sulla terra ferma? Perché nessuno ci informa sulle condizioni reali dei campi in Libia? Sono domande alle quali Roma ha il dovere di rispondere. Verificherò a questo punto se non sia il caso di ordinare la zona rossa attorno alla struttura che ospita gli immigrati”.

“Abbiamo pagato un prezzo troppo alto per rendere pubblicità negativa al nostro territorio, il cui turismo va accompagnato alla ripresa – conclude Musumeci – . Chiedo e pretendo maggiore attenzione. Al momento abbiamo città sicure, a partire proprio da Noto, e ci siamo dedicati al protocollo “SiciliaSiCura” con grande impegno per tutelare il turismo e i nostri cittadini. Nessuno può e deve metterci a rischio”.

Frattanto si è svolta una riunione operativa in Prefettura per definire la miglior strategia possibile nella gestione dell’emergenza. Al termine della riunione, il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha detto: “Non ci deve essere nessuna preoccupazione per la nostra comunità perché non sarà consentita nessuna possibilità di contatto. E’ previsto un ulteriore rafforzamento delle condizioni di sicurezza a Testa dell’Acqua. Noto è e resta città sicura: nessuna zona rossa, nessun pericolo nel venire qui a Noto”.

Luigi Solarino

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