Le operazioni erano state sospese dopo le polemiche su presunti atteggiamenti razzisti. Le proteste della Ong, "Avremmo dovuto riportare al largo 144 persone, ma temevamo che si gettassero in mare"
Riprende oggi, dopo le polemiche e le tensioni di ieri, lo sbarco, nel porto ibleo di Pozzallo, degli ultimi migranti ancora a bordo della Sea Eye 4.
Ieri sera le operazioni erano state sospese e rimandate e si erano registrate anche tensioni con il comandante della nave dell’Ong tedesca, che non ha apprezzato lo stop dopo le polemiche su presunti atteggiamenti razzisti del pomeriggio.
“Le autorità italiane – avevano sottolineato in una nota diffusa a tarda sera – hanno annullato lo sbarco e alla Sea Eye è stato detto di tornare in mare con 144 persone ancora a bordo. Il capitano ha contraddetto questa indicazione. È molto preoccupato che le persone, disperate, si gettino in acqua”.
La Sea Eye 4 aveva a bordo complessivamente 414 migranti, salvati durante sei diversi interventi di soccorso nel Mediterraneo. Tra loro c’erano anche centocinquanta minorenni, molti non accompagnati.
ieri, lo sbarco nel porto del Ragusano si è svolto secondo i protocolli previsti. Ma per Sea Eye “è stato accompagnato da commenti razzisti delle autorità locali”.
“Qui – ha detto Jan Ribbeck, responsabile delle operazioni della ong tedesca – non vengono prese misure proporzionate, dignitose e umane” riferendosi al fatto che alcuni bambini avessero pianto per i tamponi nasali.
Le accusa di razzismo non hanno trovato alcuna conferma tra forze dell’ordine, militari, medici e volontari presenti sul molo.
Tutto sembrerebbe collegato al rifiuto di una persona di salire sulla Sea Eye 4 “per paura di contrarre il virus”.
E il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, presente ad alcune fasi dello sbarco, aveva commentato: “Gli idioti ci sono dappertutto, magari ci sarà stato un fraintendimento, ma qui non c’è razzismo, piuttosto una macchina umanitaria collaudata, che funziona perfettamente su tutti i fronti con grande sensibilità, solidarietà, serenità e umanità”.
E sui tamponi fatti ai bambini anche di pochi mesi, il sindaco ha confermato come sia “la norma che viene applicata” a tutti gli arrivi, senza limiti di età.
Ammatuna, invece, ha voluto puntareil dito contro “i governatori di centrodestra di molte regioni italiane che si rifiutano di avviare una politica di redistribuzione dei migranti” e ha chiesto al premier Draghi “di mettere il problema fra le priorità dell’agenda politica del suo governo”.
Polemiche su polemiche, insomma.
E dire che lo sbarco era iniziato con un applauso liberatorio da parte dei migranti al posizionarsi del “serpentone” approntato dall’Usmaff per dare il via alle operazioni dei controlli medici a bordo per opera della Sanità marittima.
Ieri mattina, tra le prime persone fatte scendere, c’erano state tre donne incinte.
Una ha detto ai medici, che ha ringraziato per l’assistenza, di essere all’ottavo mese di gravidanza.
La donna è stata trasportata all’ospedale Maggiore di Modica.
Oggi, dunque, riprende lo sbarco.
I migranti saranno trasferiti per un periodo di quarantena a bordo della nave Aurelia, che già ieri ha raggiunto il porto di Pozzallo.
I minori non accompagnati saranno invece condotti in un centro di accoglienza in provincia di Ragusa.