Frasi razziste durante le operazioni di sbarco ed i controlli medici – con i tamponi per il Covid – dei 414 migranti della Sea Eye 4 arrivati oggi a Pozzallo.
Lo denuncia il responsabile delle operazioni della ong tedesca Jan Ribbeck, affermando anche che “dei bambini piccoli stanno urlando e piangendo” ed invitando la Guardia costiera a “garantire un’azione dignitosa e proporzionata”.
Lo sbarco, rileva poi Sea Eye, “è accompagnato da commenti razzisti delle autorità locali” e Ribbeck sottolinea che “qui non vengono prese misure proporzionate e umane. I tamponi nasali sono stati ottenuti da un bambino di 8 mesi e da bambini piccoli mentre piangevano”. La ong ricorda che l’equipaggio aveva già chiesto un porto sicuro lunedì scorso, ma “le autorità italiane hanno reagito solo due giorni dopo e assegnato a Sea Eye Pozzallo, quando la nave era dall’altra parte dell’isola, di fronte al porto di Palermo”.
“A causa della scelta del porto di sbarco di Pozzallo – sostiene Gorden Isler, presidente della ong tedesca – un gran numero di persone ha dovuto dormire altre due notti sui pavimenti in acciaio della Sea Eye 4. Gli stati dell’Ue brutalizzano sempre di più coloro che cercano protezione e molestano coloro che vogliono aiutarli”. “Ora che ai profughi è stato permesso di scendere a terra – afferma Christine Winkelmann di German Doctors, associazione che accompagna la missione della ong – ci appelliamo alle autorità italiane perché diano loro accesso a ulteriori cure mediche e psicologiche. Questo è essenziale perché molti uomini, donne e bambini sono traumatizzati e la loro salute è gravemente danneggiata”.
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