Migranti, si ribalta barcone, nuova strage a Lampedusa - QdS

Migranti, si ribalta barcone, nuova strage a Lampedusa

Migranti, si ribalta barcone, nuova strage a Lampedusa

mercoledì 30 Giugno 2021

Il sindaco Martello precisa al Qds.it che i morti sono nove e non cinque come precedentemente comunicato. I superstiti. Il silenzio di Draghi sull'Isola simbolo delle morti da immigrazione

Sono nove e non cinque come precedentemente comunicato, i migranti morti nel naufragio di un barcone avvenuto a circa cinque miglia da Lampedusa.

Lo ha confermato al Qds.it il sindaco dell’Isola, Totò Martello, sconvolto per quest’ennesima tragedia. Ci sarebbero anche molti dispersi.

L’imbarcazione sulla quale viaggiavano, non si sa ancora per quali cause, si è all’improvviso ribaltata e gli occupanti del barcone sono finiti in mare.

Una cinquantina i superstiti

I soccorritori hanno recuperato una cinquantina di superstiti, ma nove persone, come detto, sono annegate. E altre non si trovano ancora: nel tratto di mare in cui è avvenuta la tragedia sono in corso le ricerche condotte dalla Guardia costiera e dalla Guardia di finanza.

Tra gli annegati una donna incinta

Sia i sopravvissuti che alcune delle salme sono già state condotte fino al molo Favarolo. Tra le persone annegate c’è anche una donna in avanzato stato di gravidanza.

La Polizia sta cercando di ricostruire la dinamica della tragedia.

Martello, continua il silenzio di Draghi

“Non si vuole prendere coscienza di quello che succede nel Mediterraneo, non vale a nulla la solidarietà che, adesso, ci arriverà. Perché la solidarietà deve essere vera e concreta”.

Duro l’attacco del sindaco Martello, che ha sottolineato “il silenzio da parte del presidente Draghi su Lampedusa”.

“Sono passati quindici giorni – ha detto – da quando ho chiesto d’essere convocato per discutere di quello che avviene nel Mediterraneo. Ed essendo presente sul territorio, potrei sicuramente portare una visuale diversa sul fenomeno”.

La strage in mare del 2013

Al largo di Lampedusa, il tre ottobre del 2013, in un altro naufragio persero la vita 368 persone.

Per questo, in quel giorno, si celebra la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”, per ricordare chi “ha perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria”.

Papa Francesco e l’indifferenza

Papa Francesco ha ripetutamente puntato l’indice contro l’indifferenza, la tendenza a voltare le spalle a questi fenomeni.

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