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Migranti, sindaco Lampedusa, rischio arrivi in massa da Libia

Migranti, sindaco Lampedusa, rischio arrivi in massa da Libia
Sbarchi a ripetizione a Lampedusa dove, nel giro di poche ore, sono arrivati, con diversi barchini, 433 migranti, per la maggior parte tunisini, 10 ottobre 2020. Tutti sono stati già portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Domani è atteso l’arrivo della nave quarantena Azzurra, mentre in rada dell’isola c’è già la Snav Adriatica. I migranti verranno imbarcati man mano che arriverà l’esito dei tamponi ai quali verranno sottoposti. ANSA/CONCETTA RIZZO

Dalla sera di venerdì scorso, sono stati sei gli sbarchi a Lampedusa, 723 le persone soccorse. Gli ultimi due barconi sono stati bloccati a 12 miglia dalla costa dalle motovedette della Guardia costiera

“La sensazione è che nell’ultimo periodo sia cambiata nuovamente la rotta migratoria, a Lampedusa più che barchini di tunisini stanno arrivando barconi carichi di migranti provenienti dalle coste libiche. Siamo preoccupati, con la stagione estiva temiamo arrivi in massa.

Al premier Draghi dico: ti ricordo che Lampedusa è la frontiera d’Europa”. Così il sindaco di Lampedusa, Totò Martello.

Stamani 190 migranti sono stati imbarcati nel traghetto e trasferiti a Porto Empedocle, nell’hotspot di Lampedusa, al momento, rimangono 270 persone; altri 274 ieri erano stati portati nella nave quarantena Allegra, in rada nell’isola.

Per il forte vento e le condizioni meteomarine, i migranti a bordo di quattro barconi intercettati al largo di Lampedusa, sono stati soccorsi dalle navi delle ong.

Dalla sera di venerdì scorso, sono stati sei gli sbarchi a Lampedusa, 723 le persone soccorse. Gli ultimi due barconi sono stati bloccati a 12 miglia dalla costa dalle motovedette della Guardia costiera.

La prima imbarcazione, con a bordo 100 persone, fra cui 5 donne, è stata lasciata alla deriva. Stessa sorte anche per la “carretta” di 8 metri, con a bordo 51 uomini.