Migranti, sindaco Trapani: mille su navi Ong devono sbarcare

Migranti, sindaco Trapani: mille su navi Ong devono sbarcare, Governo risolva problemi

Migranti, sindaco Trapani: mille su navi Ong devono sbarcare, Governo risolva problemi

Redazione  |
mercoledì 02 Novembre 2022

"Bisognerebbe alzare la voce con i propri pari e non con i più deboli - puntualizza il primo cittadino" dice Giacomo Tranchida sottolineando che i migranti non si possono tenere in mare

“Che l’Europa sia manchevole e assente è fuor di dubbio, ma certamente queste persone alla ricerca disperata di libertà non possono diventare vittime due volte. Pigliarsela con loro, lasciandoli in mare per giorni non penso sia una cosa che abbia un grande valore etico e morale”. Lo dice all’Adnkronos il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, per il quale i circa mille migranti, soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo centrale e ancora in attesa su tre navi umanitarie – Ocean Viking, Geo Barents e Humanity1 – devono sbarcare. “In Italia o in Europa, una soluzione va trovata. Da qualche parte questa gente deve trovare accoglienza, non si possono certo tenere in mare“.

A Trapani domenica scorsa sono sbarcati in 150. Si trovavano a bordo del cargo Christina V, battente bandiera delle Isola Marshall. Tra loro anche donne e bambini, così come tra i superstiti che da giorni attendono di poter toccare la terraferma sulle navi delle ong, nei confronti delle quali prosegue il braccio di ferro. “Bisognerebbe alzare la voce con i propri pari e non con i più deboli – puntualizza il primo cittadino -. Quindi tolleranza zero per i trafficanti di esseri umani che vanno perseguiti senza alcun sconto, ma pigliarsela con questi poveri cristi in mare per dimostrare che si hanno gli attributi… Non si possono tenere le persone per giorni sulle navi come sardine sotto il sole”.

Per il primo cittadino prime mosse in tema migranti sono “in parte propaganda”

Per il primo cittadino le prime mosse in tema di migranti sono “in parte propaganda”. “Il Governo cerchi di risolvere i problemi veri del Paese – dice -. Mi convincerebbero di più misure in favore delle famiglie o contro il caro bollette, provvedimenti a favore dei Comuni del Sud che vivono condizioni critiche per quanto riguarda i bilanci con una rivisitazione urgente del federalismo fiscale incompiuto. Gli Enti locali stanno facendo da front office per le sacche enormi di povertà, ma fino a quando reggeranno? Non è una questione di schieramenti politici ma un problema oggettivo che va affrontato. Queste sono le emergenze per i Comuni”, conclude Tranchida, che promuove, però, la stretta sui rave party del capo del Viminale.

“Qualsia attività illegale va soppressa senza se e senza ma, bene ha fatto il ministro Piantedosi a porre rimedio a questa sorta di Babilonia”. (di Rossana Lo Castro)

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