“Come si può pensare che un magistrato decide se un Paese è sicuro?”. Se lo chiede il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al Corriere della Sera, parlando del pronunciamento della Corte di Giustizia europea, spiegando che “alla lista lavorano tante persone tutto l’anno per valutare i vari parametri, con ambasciata e diplomatici.”
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Tajani: “Vogliamo mettere alla Farnesina un magistrato? Solo nelle dittature giudiziarie tutti sono sindacabili”
“Non è una decisione individuale, non è un ministro che decide da solo. È frutto del lavoro dei ministri, Palazzo Chigi, Interni, ambasciatori, funzionari… Vogliamo mettere alla Farnesina un magistrato? Solo nelle dittature giudiziarie tutti sono sindacabili tranne i giudici, è una cosa da giacobini. Il giudice deve applicare la legge, non scegliere le destinazioni sicure. Questa non è certezza, ma incertezza del diritto”. Sul nuovo Patto europeo per i migranti e l’asilo, che entrerà in vigore il giugno prossimo, Tajani aggiunge che “noi intendiamo andare avanti. Poi, c’è anche la possibilità che la Commissione decida di anticiparne i tempi”.

