Prosegue il flusso di migrazione interna dal Sud verso il Nord. La Sicilia è la seconda Regione del Paese per addii. I dati Istat.
Nel periodo compreso tra il 2012 e il 2021 il Sud Italia – Sicilia compresa – ha “perso” oltre mezzo milione di residenti. Per la precisione si parla di un “buco” di 525mila persone, in luogo del milione e 138mila di movimenti che sono stati registrati in uscita dal Meridione nel corso del decennio. Le entrate, invece, sono state 613mila.
Si tratta dei numeri che sono contenuti nel report “Migrazioni interne e internazionali della popolazione residente” che è stato pubblicato dall’Istat giovedì 9 febbraio.
Migrazioni, Sicilia alle spalle della Campania
Secondo la rilevazione dell’istituto di statistica, la Regione del Sud Italia dalla quale si parte di più è la Campania, che conta il 30% delle “cancellazioni” dal Mezzogiorno. Al secondo posto si trova la Sicilia con il 23% delle partenze. Dopo l’Isola figura la Puglia, che segue con il 18% degli abbandoni.
In termini relativi, rispetto alla popolazione residente, il tasso di “emigratorierà” più alto viene riscontrato in Calabria, pari a 8 residenti per 1.000 che decidono di partire verso il Nord Italia.
Migrazioni, si va verso Lombardia ed Emilia-Romagna
La meta “prediletta” dei flussi migratori interni all’Italia dal Meridione verso il Settentrione è la Lombardia, che in termini assoluti fa segnare un consistente segno positivo del 28%. Per quanto riguarda i termini relativi, invece, è l’Emilia-Romagna a spiccare, con l’area metropolitana di Bologna che viene ritenuta particolarmente “accogliente”.
Migrazioni, “buco” di residenti a Caltanissetta
In questo contesto, il guadagno di popolazione è nettamente favorevole nei confronti delle Regioni del Nord Italia, con i territori meridionali che segnano un progressivo conto in negativo.
Un dato particolare interessa la Sicilia, per quanto riguarda le zone dove è più marcato lo spopolamento a fronte dei saldi migratori netti più bassi. La provincia di Caltanissetta risulta seconda in questa graduatoria, con il -6%. L’area del Nisseno viene preceduta da quella di Crotone, che segna un -6,6%.
Relativamente ai flussi delle popolazioni straniere in Italia, secondo i dati aggiornali al 2021 è il Nord il territorio maggiormente ricercato. Tuttavia, confrontando i dati con i 12 mesi precedenti, in piena pandemia da Covid-19, sono le Regioni del Sud e delle Isole a segnare un aumento più netto degli arrivi: +39% rispetto al 2020. Il Nord si “ferma” a +24%, mentre il Centro a +23%.