Roma, 16 dic. (askanews) – Giovedì 18 e sabato 20 dicembre 2025, al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma, vanno in scena gli ultimi due appuntamenti di Migrazioni Sonore, la rassegna del Festival Popolare Italiano dedicata ai dialoghi tra culture, identità e tradizioni dei suoni del Mediterraneo, curata da Stefano Saletti. Due serate che intrecciano pluralità, nuove cittadinanze, memorie sonore e visioni contemporanee, con protagonisti l’Orchestra Multietnica di Arezzo guidata da Enrico Fink e il progetto dedicato al Mediterraneo realizzato da Stefano Saletti & Banda Ikona con la partecipazione del Baobab Ensemble.
I concerti, con inizio alle ore 20.30, saranno preceduti alle ore 19.30 dalle Conversazioni in musica, curate in collaborazione con la rivista specializzata BlogFoolk, che mettono in dialogo artisti, giornalisti e comunità provenienti da diverse aree del mondo. Il costo del biglietto, 6 euro, comprende anche la visita al museo con ultimo ingresso alle ore 18.30.
Giovedì 18 dicembre – Pluralità, confronto e mescolanza: Orchestra Multietnica di Arezzo La serata si apre alle 19.30 con le Conversazioni in musica, dedicate a L’incontro possibile tra culture, religioni e tradizioni differenti, con Enrico Fink, a cura di Stefano Saletti.
Alle 20.30 il palco del Museo accoglie l’Orchestra Multietnica di Arezzo, diretta da Enrico Fink. Costituita nel 2007 l’OMA ha tracciato in questi anni di concerti, spettacoli teatrali e laboratori in tutta Italia un percorso di culture e di tradizioni. Un percorso di pace, di nomadismo e di amore per le proprie radici. L’attuale formazione, costituita da circa 30 musicisti provenienti da Albania, Palestina, Libano, Nigeria, Costa d’Avorio, Argentina, Colombia, Bangladesh, Giappone, Romania, Russia, Svizzera e dalle più svariate regioni italiane e propone un repertorio che spazia dalla tradizione araba a quella ebraica, dal Mediterraneo all’est Europa, dal Bangladesh al Sudamerica, offrendo al pubblico una vera e propria festa di suoni e di colori. Negli anni ha collaborato con Paolo Benvegnù, Stefano “Cisco” Bellotti, Raiz, Moni Ovadia, Filippo Graziani, Erriquez e Finaz (Bandabardò), Shel Shapiro, Frank London, Dario Brunori, Amanda Sandrelli, Ottavia Piccolo, Stefano Massini, Ginevra Di Marco, Santino Spinelli, Modena City Ramblers. Sul palco del Museo – in rappresentanza del grande ensemble – vedremo Luca Roccia Baldini, Massimo Ferri, Massimiliano Dragoni, Mariel Tahiraj, Gianni Micheli, Leila Sampaoli, Emad Shuman, Paola Scoppa, Madoka Funatsu, Auro Neri, Saverio Zacchei, Raffaella Farina e Daniel Boeke, che sotto la direzione di Enrico Fink, si esibiranno in un repertorio che unisce tradizioni arabe, ebraiche, balcaniche, mediterranee e sudamericane in una vera festa di suoni, colori e linguaggi condivisi.
Sabato 20 dicembre – Sacro Mediterraneo: Stefano Saletti & Banda Ikona. Sabato l’ultimo appuntamento di Migrazioni Sonore si apre alle 19.30 con le Conversazioni in musica con Elisabetta Malantrucco e Stefano Saletti che dialogheranno con Luigi Manconi e Marino Sinibaldi sul tema Diritti e nuove cittadinanze. Alle 20.30 Sacro Mediterraneo, un progetto creato da Stefano Saletti per Migrazioni Sonore, che contiene anche i brani di Mediterranima, l’album uscito nel maggio 2025 e protagonista di un risultato straordinario: classificatosi al 14° posto della World Music Chart Europe annuale su 935 dischi candidati e primo tra gli artisti italiani. Un riconoscimento che, unito al terzo posto alle Targhe Tenco e alla presenza anche nella Transglobal World Music charts (altra prestigiosa classifica mondiale dei dischi delle musiche del mondo), conferma la qualità del lavoro e la sua capacità di raccontare un Mediterraneo che resiste, dialoga e si riconosce nelle sue molte radici.
Sul palco, accanto a Saletti (voce, bouzouki, oud, chitarra), la Banda Ikona formata dalle Voci del Mediterraneo di Yasemin Sannino, Gabriella Aiello e Barbara Eramo, insieme a Gabriele Coen (clarinetto, sax soprano), Mario Rivera (basso acustico), Eugenio Saletti (chitarra, bouzouki, saltzouki) e Arnaldo Vacca (percussioni) daranno vita a brani originali ispirati a miti, ballate e melodie popolari, cantati in Sabir, l’antica lingua franca dei porti. Ospiti il coro e gli strumenti della tradizione del Mare Nostrum del Baobab Ensemble.
Sacro Mediterraneo è un viaggio musicale che attraversa le sponde del Mediterraneo per raccontarne l’anima comune, le influenze e le connessioni culturali. Un concerto che unisce passato e presente per riscoprire il senso profondo del dialogo mediterraneo. Dalla tradizione popolare pugliese e del Sud alle melodie balcaniche, da quella greca a quelle arabe e sefardite, fino ad arrivare al recupero dell’antica lingua del mare, il Sabir, la lingua dei pescatori e dei marinai che unisce parole dall’italiano, dal francese, dallo spagnolo e dall’arabo che da sempre utilizzano nelle composizioni originali.
