Calcio

Milan, Maldini: “Puntiamo a vincere tutto”

Il direttore tecnico ed ex capitano del Milan, Paolo Maldini, è carico in vista della ripresa della stagione.

Nel 2023 i rossoneri si tufferanno a capofitto non solo sulla Serie A, ma anche sulla finale di Supercoppa contro l’Inter, sulla Champions League e sulla Coppa Italia.

L’obiettivo? Naturalmente, quello di arrivare in fondo a tutte le competizioni.

L’obiettivo è quello di essere pronti per il 4 gennaio per giocare tantissime partite ravvicinate. Abbiamo trovato le condizioni ideale per fare anche dei doppi allenamenti. Il ritiro è fatto di lavoro, sacrificio e unità – dichiara Maldini dal ritiro di Dubai dove il Milan si trova in tourneè – Qui dopo qualche giorno di distacco abbiamo ricominciato a parlare di quelli che sono i nostri obiettivi. Speriamo a gennaio di recuperare quasi tutti, dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono, dovremo affrontarle da Milan e il Milan deve puntare a vincere”.

“La Champions è l’obiettivo più importante e più difficile ma intanto facciamo un passo alla volta – ha detto a Milan TV – La gara con il Tottenham dirà tanto su quello che potrà essere il nostro cammino in Champions. Non possiamo accontentarci di aver vinto uno scudetto, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi”.

Maldini: “Orgogliosi di vedere Theo Hernandez e Giroud in finale”

Maldini, poi, ha parlato anche dei campioni rossoneri impegnati al Mondiale in Qatar, elogiando i finalisti Theo Hernandez e Giroud, ma anche il portoghese Rafael Leao.

“Per quanto riguarda Theo e Olivier sono stati protagonisti fin dall’inizio. C’è orgoglio da parte nostra nel vederli titolari e in finale di un Mondiale. Theo ha fatto un inizio di carriera folgorante, poi si era un pochino perso. Poi ha deciso di venire al Milan, rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato uno slancio che un giocatore con le sue caratteristiche deve avere, perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto. Alla sua maniera è unico. Rafa, invece, ha fatto la sua parte, ha giocato purtroppo poco ma per lui è stata un’esperienza bella e di alto livello”.