Al lavoro in un liceo privato nella zona di Milano, un insegnante è stato sospeso dalla sua professione per una pesante accusa. L’uomo, infatti, è stato incolpato di violenza sessuale nei confronti di una sua alunna, una ragazza minorenne (di 16 anni). Secondo quanto emerso, il docente avrebbe puntato con forza sul suo ruolo per instaurare un legame con la vittima, prima di allungare le mani e concedersi in maniera abbastanza spinta su WhatsApp.
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Milano, un professore accusato di violenza sessuale su minore
Come ricostruito dal Corriere della Sera, la ragazza – la vittima di questa vicenda, di soli 16 anni – stava attraversando un momento complicato della sua vita e, in piena adolescenza, sembrava soffrisse di disturbi alimentari.
Le confidenze tra i due
Proprio sul tema, fidandosi del suo professore, si era confidata con l’uomo. Da qui era nato un legame anomalo tra i due, con messaggi continui su WhatsApp presto diventati sempre più ambigui. Ad un certo punto, secondo le indagini, l’uomo – il professore – avrebbe iniziato a chiamare la ragazza “tesoro”, fino a dirle anche che sarebbe stata ancora più bella se fosse dimagrita. Poi gli incontri, le mani sulla coscia mentre guidava per accompagnarla in casa e diversi gesti che avrebbero creato molto disagio nella ragazza.
La denuncia dopo il racconto alla psicologa
Il caso ha origine nell’ottobre del 2024, con la scoperta di tutto ciò che è avvenuta grazie ai racconti della ragazza alla propria psicologa. Da qui, la denuncia e le indagini in corso sull’uomo, un 34enne docente presso un liceo privato di Milano.

