Le Olimpiadi del 2026 “saranno un evento di importanza ecumenica” e Milano Serravalle si approccia a questo evento “cercando di valorizzare ed enfatizzare le caratteristiche che la connotano: un’iniziativa di cui andiamo fieri è la creazione della ‘Milano Green Door’, un’area all’ingresso della città che avrà un co-working, una zona wellness”.
Ci sarà poi “la possibilità di usare servizi di tele-pedaggio e, grazie alla collaborazione con il gruppo FNM si potranno noleggiare e-bike ed e-Car”, ha detto Lo Presti. Il progetto prevede anche la realizzazione di una “ciclabile che si congiungerà a quella già esistente lungo il Naviglio Pavese” e di “un sistema di produzione di energia fotovoltaica, che autoalimenterà il sito e che costituirà la prima comunità energetica mai sperimentata su una rete autostradale in Italia”, ha spiegato.
Un progetto che mostra anche l’idea di futuro dell’azienda. “La mobilità è inesorabilmente collegata alla sostenibilità e alla transizione energetica: sono paradigmi che convivono”, ha sottolineato Lo Presti. Per questo, “Milano Serravalle si sta adoperando per la valorizzazione di impianti di idrogeno per la mobilità”, con l’installazione di “5 stazioni di servizio a idrogeno”.
La mobilità sostenibile però prevede anche “il riaffermarsi di un altro principio, quello della sicurezza”: Milano Serravalle ha istituito il progetto ‘Smart Road’ che, con un sistema di rilevazione traffico tecnologicamente avanzato, permetterà “di monitorare in tempo reale i flussi di traffico, elaborare e anticipare le previsioni e intervenire immediatamente”. Si tratta di “un sistema di interconnessione tra tutti i veicoli e i soggetti che orbitano intorno alla nostra rete autostradale”.
La strada “è civiltà e progresso”, ma anche “espressione di libertà di circolazione e di movimento”. Bisogna “utilizzarla come strumento” ma “sempre nel rispetto rigoroso del codice della strada, salvaguardando se stessi e gli altri”, ha ricordato Lo Presti.
Oltre alla visione per il futuro, “il vero valore di un’azienda risiede nel capitale umano”: Milano Serravalle è “una concessionaria autostradale che occupa circa 600 dipendenti, gestisce 187 km di rete con un traffico veicolare di 13,5 milioni su base mensile”. “La mia nomina risale a giugno 2021, un periodo di particolare tristezza e forte indeterminatezza, non eravamo ancora usciti dalla pandemia e si era sperimentato un modo diverso di approcciarsi all’attività lavorativa”, ha sottolineato il presidente. Il primo obiettivo fu “ristabilire fiducia e ricreare nelle figure apicali il desiderio di riappropriarsi della motivazione”. “Abbiamo immaginato un percorso formativo per dare loro la possibilità di sentirsi protagonisti, approfittando di quel contesto e valorizzando la resilienza” delle persone. “Lo abbiamo fatto facendo in modo che le figure apicali avessero la possibilità di trasformare i risultati negativi e gli eventi infausti in una vittoria che si sarebbe trasformata in un successo permanente: questo è stato il nostro impegno principale”, ha concluso Lo Presti.
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