Il sindaco è intervenuto per fare chiarezza sulle opere di riqualificazione nella zona limitrofa alla Cittadella fortificata: “Mai parlato di parcheggio per bus turistici. L’obiettivo è abbattere le barriere architettoniche”
MILAZZO (ME) – “Nessun parcheggio per autobus turistici sotto le mura del Castello di Milazzo. Quello che si sta realizzando è un intervento di riqualificazione urbana dell’area limitrofa alla Cittadella fortificata per una migliore fruizione del territorio”.
Il sindaco Pippo Midili ha fatto chiarezza
È quello che ha dichiarato il sindaco Pippo Midili in una diretta social durante la quale ha voluto fare chiarezza sulle opere in corso e sulle contestazioni che alcune associazioni cittadine, ambientaliste e non, e qualche gruppo politico che è intervenuto nei giorni scorsi (l’ultimo è stato “Sud chiama Nord”) gli hanno lanciato, riferendosi ad una serie di “accuse pesanti alla persona e alla carica che ricopro”.
“Se quello che dite fosse vero – ha continuato Midili – vi invito a denunciarlo alla Procura della Repubblica e a documentarlo, perché criticare, esprimere il proprio parere è libertà, ma non va confuso con la possibilità di infangare la gente senza essersi prima informati”.
E il primo cittadino ha illustrato i documenti che riguardano quest’opera finanziata con fondi del Pnrr per circa 800 mila euro: “Il progetto è stato autorizzato nel 2023 in conferenza di servizi – ha precisato il primo cittadino – e i lavori sono iniziati nel dicembre scorso. Nessuno in questo lasso di tempo è intervenuto”.
Nessun parcheggio sotto il Castello
“Non si è mai parlato di parcheggio di bus turistici – ha continuato Midili – perché la natura del progetto è ben altra; si tratta di abbattere le barriere architettoniche per aprire le porte della Cittadella fortificata a tutte quelle persone che fino ad oggi sono state impossibilitate a visitarla”.
Il sindaco, mostrando la relazione progettuale, ha evidenziato che l’area in questione era in “totale stato di abbandono, caratterizzata anche da alterazioni subite nel tempo con interventi di riporto di materiale non compatibile con lo stato naturale della stessa”.
“Nel corso delle verifiche – ha detto Midili – è addirittura emersa la presenza di fenomeni erosivi nella parete sud-ovest della fortificazione, dovuti alle acque meteoriche dilavanti scavando sino alla fondazione della cinta spagnola”.
Il sindaco ha poi continuato spiegando come l’intervento sia “finalizzato a rendere l’intero comparto fruibile ai diversamente abili”. “L’obiettivo – ha dichiarato – è realizzare un percorso pedonale da poter essere utilizzato contemporaneamente da ogni visitatore, con spazi verdi”.
“L’intera zona – ha precisato – è stata suddivisa in otto isole e solo una superficie di circa 450 mq sarà destinata alla sosta (non parcheggio) di bus turistici e/o mezzi di soccorso necessari durante le manifestazioni che si terranno all’interno del Castello. L’accesso è previsto direttamente dalla via Papa Giovanni XXII”.
La questione del “muro”
L’ultimo passaggio sul “muro” attorno al quale praticamente ruota tutta la polemica. “La questione del muro – ha aggiunto il primo cittadino – che viene evidenziata da chi non ha mai fatto una richiesta di accesso agli atti (l’unica richiesta interventua è stata quella di un consigliere comunale appena qualche giorno fa) è una vera e propria “fake news”, visto che parliamo di un muretto di appena un metro che sarà rivestito in pietra, come da prescrizioni della Soprintendenza, e attorniato da alberature”.
“Credo purtroppo – ha concluso Midili – che sia inutile spiegarlo a coloro che hanno il solo obiettivo di creare allarmismo per bloccare tutto. Mi pare ormai chiaro che ci sia un accanimento nei confronti della città e delle strutture realizzate a benefici di fasce deboli e da sempre dimenticate. Sono quelli del ‘Purché non si faccia’”.