Il piano elaborato dal Comune di Milazzo per la valorizzazione del litorale è stato approvato dalla Regione, che adesso deve però inviarlo nuovamente all’Ente locale per il definitivo via libera
MILAZZO (ME) – Sei aree per suddividere i 23 chilometri del litorale costiero. Quattro di queste sono dedicate ai giovani, agli sportivi e agli amanti della cultura, con tanto di pista ciclabile: questo è il progetto presentato alla Regione da parte del Comune di Milazzo. Da Palermo è giunta recentemente la notizia che l’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente ha giudicato conforme alle sue linee guida la documentazione inviata da Palazzo dell’Aquila. Tutto perfetto, se non fosse per il fatto che dalla Regione non sono state ancora dettate le tempistiche e le linee guida per la realizzazione di quello che da anni è conosciuto come il piano delle aree demaniali marittime.
Nel caso in cui dovessero vedere la luce questi lavori rappresenterebbero una vera rivoluzione per la città di Milazzo già a partire dalla prossima stagione estiva, periodo in cui potrebbero già esserci nuovi poli di attrazione dal punto di vista turistico e occupazionale.
Di questo piano si parla ormai da diverso tempo, la vecchia Amministrazione comunale non è riuscita a realizzarlo, quella attuale ha apportato delle modifiche e ci sta provando, ma sembrerebbe che non ci siano ancora delle certezze definitive in grado di sciogliere ogni dubbio sui tempi entro cui il piano possa approdare in Consiglio, sul successivo inizio dei lavori, la conclusione e la disponibilità delle nuove strutture per cittadini e turisti.
Il sindaco Pippo Midili, intercettato dal QdS, si è comunque dichiarato ottimista, sostenendo che entro fine anno il progetto possa già essere argomento di discussione in Consiglio comunale: “Siamo felici che la Regione abbia accettato il nostro piano, perché eravamo consapevoli di aver fatto un buon lavoro, mantenendo fede a quelle che erano le linee guida. Abbiamo già ottenuto anche il parere favorevole del Genio civile e della Capitaneria di Porto di Milazzo, quindi stiamo attendendo solo ed esclusivamente le ultime valutazioni regionali e contiamo entro dicembre di poter portare il piano in Consiglio se la Regione ce lo rimanderà indietro per tempo”.
“Un conto – ha aggiunto il primo cittadino – è il Piano di utilizzo del demanio marittimo, che è solo ed esclusivamente riservato ai lidi, alle coste e alle concessioni per realizzare dei lavori, anche sulla battigia, secondo le linee guida della Regione. Altra cosa sono invece i lavori di Ponente, che rientrano in un progetto comunale e che sono già stati autorizzati. In questo caso noi siamo solamente in attesa del finanziamento di 14 milioni e 700 mila euro che deve arrivare da Roma. Si tratta di un progetto che cambierebbe completamente la città di Milazzo”.
Nella nuova bozza presentata dall’Amministrazione alla Regione è prevista la costruzione di tre lidi dedicati alle attività sportive. Strutture balneari che, secondo quanto riportato in una nota dell’associazione Nuova Milazzo, rappresenterebbero un’ulteriore possibilità per i giovani dal punto di vista occupazionale: “Una riviera attrezzata con le strutture balneari significa anche maggiore ricchezza, posti di lavoro stagionali per giovani e soprattutto una migliore immagine, anche perché i gestori delle aree in concessione hanno tutto l’interesse a mantenere pulito l’arenile. Tra l’altro, le nuove norme sul Demanio marittimo varate dalla Regione consentono ai lidi di rimanere aperti tutto l’anno. Una grande opportunità per chi sino ad oggi ha creduto in queste strutture e sicuramente anche il turismo ne avrà un vantaggio in quanto si potrà realizzare la destagionalizzazione”.
All’interno del progetto è stata coinvolta anche l’area di Croce di Mare, situata a Levante, che è l’unica spiaggia sabbiosa presente a Milazzo. Anche lì è prevista la costruzione di un lido per rilanciare il luogo dal punto di vista turistico, ma sarà difficile vedere la luce in fondo al tunnel fino a quando sul fronte regionale non saranno dettate delle linee guida per far andare il progetto al vaglio del consiglio comunale per l’approvazione definitiva.