Si intitola “La grande scrittura. Mille mani per una storia”, il progetto nato per coinvolgere i ragazzi, ancorché “distanti”, a lavorare insieme in per la realizzazione di nuovi contenuti culturali digitali. Un romanzo collettivo, per restituire ai ragazzi la piena coscienza di quanto sia importante riappropriarsi della titolarità partecipata della propria eredità culturale ripartendo proprio dal riconoscimento del valore della “Cultura Digitale”. °HackCL’iniziativa fa parte della programmazione delle attività per l’a.s. 2020-21, attraverso l’introduzione in #HackCultura, l’Hackathon degli studenti per la “titolarità culturale” giunto ormai alla sua terza edizione. Ad organizzarlo, DiCultHer (Digital Cultural Heritage School), network dedicato a spingere la cultura dell’innovazione nelle scuole presieduto dal rettore dell’Università di Torino Gianmaria Ajani.
“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha costituito un acceleratore nella messa in campo di reali opportunità di incrementare sinergie e sperimentazioni tra settore culturale e settore dell’educazione costituite non solo da tecnologie ma anche e soprattutto da ‘contenuti’ a disposizione sia dei docenti sia degli studenti per configurare un modo diverso di educare e fare didattica!” hanno sottolineato i promotori. “Sono bastate poche settimane di ‘scuola senza la scuola’ per far emergere una domanda di stimoli, di supporti, di contenuti e di competenze che le istituzioni culturali hanno avuto e hanno la possibilità di offrire al sistema dell’istruzione nazionale, realizzando sinergie crescenti tra digitale, cultura, educazione, già peraltro prefigurate nella Carta di Pietrelcina sull’educazione all’eredità culturale digitale per ‘…garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti le competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro’”.
“L’intero impianto progettuale delle iniziative assunte da DiCultHer nel corso di questi ultimi cinque anni rappresenta infatti un momento significativo di sensibilizzazione per la realizzazione di ‘nuovi contenuti culturali digitali’, ma al tempo stesso la strada maestra per restituire ai nostri giovani la piena coscienza di quanto sia importante riappropriarsi della titolarità partecipata della propria eredità culturale ripartendo proprio dal riconoscimento del valore della Cultura Digital”, intesa come strumento per sviluppare la coscienza del loro ruolo nella società, attraverso un’attenzione costante all’innovazione, ai temi dell’inclusione sociale, dell’interculturalità, della sostenibilità e del contrasto dei pregiudizi verso le differenze di ogni genere, di cultura, di età, di provenienza, di abilità, di colore della pelle” hanno concluso.
Ogni gruppo avrà il compito di scrivere una parte del romanzo per poi affidarla ai gruppi successivi i quali in piena autonomia decideranno il prosieguo della storia. Tutti i romanzi verranno inseriti in una Biblioteca Digitale di libera consultazione che ospiterà solo opere originali certificate sulla piattaforma blockchain #Lrxculture.