“Tu e quel pezzo di m*rda di La Vardera dovete morire”. Questo il contenuto di un messaggio colmo di minacce rivolto all’imprenditore Giuseppe Piraino, che ha detto “no” al pizzo facendo scattare un blitz antimafia a Borgo Vecchio, e al deputato regionale e leader di Controcorrente Ismaele La Vardera.
Per la vicenda è stata presentata una denuncia alla polizia, che indaga sulla vicenda.
Minacce a Giuseppe Piraino e al deputato Ismaele La Vardera
Il messaggio ai danni dell’imprenditore anti-pizzo e del rappresentante di Controcorrente contiene nuove minacce di morte, che si aggiungono a quelle arrivate degli scorsi mesi e che rappresentano – nelle parole di Ismaele La Vardera – l’ultimo esempio di “una escalation (di violenza, ndr) che non è più tollerabile”.
“Ancora una volta darò tutto in mano della polizia, nella speranza che si trovino i responsabili. Non saranno questi messaggi a fermarmi (…) Non mi arrendo nonostante sia stanco di fare entra ed esci dalla polizia”, aggiunge in un post sui social il deputato regionale.
“Chiedo di essere ricevuto dal ministro Piantedosi”
Di fronte all’ennesimo episodio di minacce, Ismaele La Vardera ha espresso la volontà di essere ricevuto dal ministro dell’Interno Piantedosi e ricevere risposte direttamente dal Governo nazionale sull’escalation di odio ai suoi danni e ai danni di chi denuncia la criminalità negli ultimi mesi: “Resto attonito dalla pericolosa escalation di odio e minacce nei miei riguardi negli ultimi 4 mesi non conto più quante denunce fatte alla polizia. Davvero fare il deputato in Sicilia significa perdere la serenità psicologica di svolgere il ruolo che i cittadini mi hanno attribuito? Pretendo risposte chiare e nette dalle istituzioni e dallo Stato che ritengo di servire svolgendo semplicemente il mio ruolo di deputato. Fino ad ora il silenzio fa rumore più di ogni becera minaccia”.
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