Dal caso di Priolo ai nuovi progetti per una Sicilia "green", digitale e industrializzata: l'incontro del ministro Urso a Catania.
Un incontro con gli imprenditori del territorio per fare il punto sui progetti industriali ed economici del Paese, a partire dai grandi hub siciliani (l’ex Blutec di Termini Imerese in primis, ma anche il nuovo impianto di STMicroelectronics a Catania e l’area industriale di Priolo). Questo è stato l’impegno del ministro delle Imprese del made in Italy Adolfo Urso, che sabato 21 settembre 2024 ha incontrato gli imprenditori e la stampa nella sede di SiciliaFiera a Catania.
Un incontro speciale per la sua natura informale, ma anche perché arriva in un momento particolare per la politica italiana e l’economia siciliana: si sta per aprire il G7 Agricoltura e Pesca, un confronto strategico per un settore fondamentale per la Sicilia e l’Italia intera, e il Governo Meloni sta per tagliare il traguardo dei due anni alla guida del Paese. Sono ancora tanti i nodi da sciogliere, come il futuro ambientale dell’area industriale di Priolo e le sorti dell’ex Ilva (con una gara internazionale appena avviata), ma il ministro Urso appare ottimista e determinato a dare una svolta all’economia dell’area mediterranea.
Il ministro Urso sulla Sicilia
“C’è l’assoluta necessità di investire in Europa sulla politica industriale assertiva e di mettere in campo un progetto che consenta alle imprese di affrontare e vincere la sfida della duplice transizione, digitale e green. E lo stiamo facendo a livello nazionale con il piano Transizione 5.0, che destina quasi 13 miliardi di euro in crediti fiscali alle imprese per rinnovarsi – sia sul piano digitale che green – e per formare i lavoratori”, ha detto il ministro Urso al margine dell’incontro a SiciliaFiera.
“In Sicilia stiamo portando avanti un progetto di sviluppo digitale, della microelettronica e dei prodotti di tecnologia green (come impianti fotovoltaici ed eolici), perché vogliamo diventare un Paese altamente competitivo, con imprese che utilizzano al meglio le nuove tecnologie per confrontarsi coi mercati globali”, ha aggiunto.
L’attenzione del ministro Urso è incentrata anche sulle infrastrutture, in particolare sull’importanza degli aeroporti. “Sono convinto che il percorso di privatizzazione degli aeroporti siciliani possa garantire e accompagnare lo sviluppo produttivo ed economico di questa Regione, che si fonda sul turismo – che richiede un sistema infrastrutturale efficace – e sull’industria. La Sicilia può diventare il polo di sviluppo del Mediterraneo, sia per quanto riguarda il turismo, sia per quanto riguarda l’eccellenza enogastronomica e l’industria”, ha commentato rispondendo alle domande dei giornalisti e mettendo in evidenza gli investimenti già effettuati e previsti per raggiungere il risultato. I progetti sono tanti, citati uno per uno dal ministro dello Sviluppo Economico: dal nuovo impianto STmicroelectronics alla riconversione dell’ex Blutec, dall’attesa “transizione green” del polo petrolchimico di Priolo all’investimento sul fotovoltaico con 3Sun Gigafactory.
Il caso di Priolo
Non poteva non essere al centro dell’intervento a SiciliaFiera del ministro Urso la questione della raffineria Isab di Priolo Gargallo, tornata al centro delle cronache locali di recente dopo la pioggia oleosa caduta lo scorso 26 agosto a causa di un malfunzionamento di un impianto. Un evento che ha generato non solo preoccupazione in termini ambientali, ma anche sul fronte della produzione.
A tal proposito, il ministro Urso ha affermato l’importanza di conciliare la giusta attenzione all’ambiente con le necessità produttive. “C’è molta preoccupazione tra i lavoratori che vogliono continuare a lavorare, noi siamo al loro fianco e anche dei cittadini. Il provvedimento che mi auguro sia confermato dalla autorità giudiziaria, e sono convinto che lo sarà, tiene pienamente in conto entrambe le necessità: garantisce la continuità produttiva, che è fondamentale, e garantisce anche la riconversione ambientale in tempi ben precisi che sto monitorando con le aziende che devono investire”, ha dichiarato.
Il punto sull’ex Ilva
Durante l’incontro a SiciliaFiera il ministro Urso ha dedicato anche uno spazio alla vicenda dell’ex Ilva, annunciando che nella notte si è chiusa la fase preliminare della gara internazionale, “con le manifestazioni di interesse da parte di 15 attori internazionali e nazionali, alcuni dei quali hanno presentato una manifestazione di interesse per l’intero asset produttivo e altri per parti non complete degli asset produttivi”, ha dichiarato il ministro.
“Ora inizia una fase in cui queste aziende potranno accedere a ulteriori informazioni sulla base delle quali costruire i loro piani industriali, finanziari, ambientali e occupazionali. In ogni caso è sempre possibile ad altri di accedere a una manifestazione di interesse. Io penso che nei prossimi mesi definiranno i piani industriali tra loro concorrenziali e noi sceglieremo quello che sarà meglio per garantire il rilancio della siderurgia nazionale e il percorso green dell’ex Ilva che noi pensiamo possa diventare il più grande sito siderurgico green d’Europa“, ha concluso Urso.
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