Istat: nel 2022 oltre 3.500 gli under 18 ospitati in apposite strutture residenziali, per la maggior parte stranieri. L’Isola al quarto posto per numero di residenze assistenziali o sanitarie
PALERMO – Tantissimi i minori che nel 2022 hanno trovato accoglienza nelle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie della Sicilia. Con 3.634 ragazzi, secondo i dati forniti dall’Istat, l’Isola si trova al primo posto tra le regioni italiane. Non è un caso: l’accoglienza dei minori in strutture residenziali risulta più diffusa nei territori in cui è più alto il numero di giovani “stranieri non accompagnati”. E la Sicilia, come punto di approdo di molti di questi giovani che si ritrovano sul territorio isolano, soli e senza famiglia, rappresenta il punto di partenza, alla ricerca di una vita diversa.
Nell’Isola, infatti, si registra una presenza straniera del 9 per mille abitanti, superata soltanto dalla provincia autonoma di Trento, valori che superano il 20 per mille. In percentuale, In Sicilia, si riscontra un livello di offerta rivolta prevalentemente a minori e a persone con patologie psichiatriche, pari al doppio rispetto alla media nazionale e agli stranieri/immigrati (4,4%, sei volte maggiore rispetto alla media), ma anche agli adulti con disagio sociale. Se si amplia lo sguardo, la Sicilia si trova al quarto posto per numero di strutture residenziali, per un totale di 1.072, con 25.300 posti letto in totale. Si tratta di residenze di piccole dimensioni rispetto a quelle presenti in altre regioni dai numeri importanti: la Lombardia presenta circa il 50% in più in termini di strutture, ma più del triplo dei posti disponibili. Oltre ai quasi 4 mila minori, in Sicilia vengono ospitati 7.478 adulti e 10.344 anziani, per un totale di 21.456 persone. Con questi numeri, la regione rappresenta una eccezione rispetto alle altre del Sud e delle Isole, che raccolgono numeri piuttosto esigui.
Se a livello nazionale si contano oltre 12.500 strutture residenziali, per un totale di quasi 414 mila posti letto, nelle isole se ne contano soltanto 33 mila, e 45 mila nel Sud. I numeri più alti si rilevano risalendo lungo la penisola: 66 mila al Centro, e ben 116 mila nel Nord Est e 154 mila nel Nord Ovest. La regione in cui sono disponibili il maggior numero di posti letto è la Lombardia, con oltre 85 mila referenze, seguita dal Veneto a 45 mila e quindi dalla Sicilia e dal Lazio, entrambe oltre i 25 mila posti messi a disposizione.
Le strutture si differenziano in presidi residenziali che erogano assistenza socio-sanitaria e unità di tipo socio-assistenziale sono prevalentemente orientate a fornire accoglienza e tutela a persone con varie forme di disagio. In particolare, a livello nazionale, il 41% dei posti letto è indirizzato all’accoglienza abitativa e il 40% è dedicato alla funzione socio-educativa e ospita principalmente minori di 18 anni. Le unità che assolvono in prevalenza una funzione tutelare, volta a supportare l’autonomia dei propri ospiti (anziani, adulti con disagio sociale, minori) all’interno di contesti protetti, assorbono il 14% dei posti letto. L’offerta residenziale sul territorio è comunque molto differenziata rispetto alle categorie di utenti assistite. Nelle regioni del Nord prevale la concentrazione di servizi rivolti agli anziani non autosufficienti (69,9% nel Nord ovest e 73,8% nel Nord est), il doppio rispetto al Mezzogiorno. Il Centro copre una quota maggiore, rispetto al dato nazionale, di posti letto dedicati agli anziani autosufficienti e agli adulti con disagio sociale. Al Sud, invece, si trova una percentuale più alta di posti letto dedicati alle persone con disabilità, alle persone con patologie psichiatriche e agli anziani autosufficienti.