L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Marco Corsaro, promuove per il prossimo venerdì 1 marzo un dibattito pubblico dedicato al nuovo Piano regolatore generale, coinvolgendo gli addetti ai lavori e con il contributo tecnico dell’ing. Maurizio Erbicella, progettista dello strumento.
La conferenza, moderata da Rosario Nastasi, si terrà alle 18 presso la Sala Giarrizzo dello Stabilimento Monaco a Misterbianco e vedrà la partecipazione di diversi esponenti del Consiglio comunale, cui seguirà un dibattito con i professionisti e le categorie cittadine.
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Regista del cammino in aula del Prg il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Ceglie, che ha rivelato alcuni dettagli al QdS.
In cosa consiste il nuovo Piano regolatore generale della città di Misterbianco e quali sono gli obiettivi?
“Il Piano regolatore generale costituisce lo strumento di base per ogni attività amministrativa comunale e per lo sviluppo economico e sociale della città, oltre ad essere uno strumento di tutela ambientale. Il consiglio comunale di Misterbianco ha approvato il nuovo Piano per sbloccare tantissime pratiche lasciate in sospeso, come la questione degli oneri di urbanizzazione e di costruzione, importanti anche per le casse comunali. Questo non significa, però, costruire ‘selvaggiamente’: bisogna seguire un criterio e monitorare le opere costruite irregolarmente negli anni. Vogliamo dare un aiuto ai cittadini e un sostegno alle casse comunali che da tanti anni, anche a causa del Covid, non hanno guadagnato oneri di costruzioni importanti ai fini del bilancio: è, infatti, con questi che si realizzano ad esempio gli interventi di manutenzione“.
L’Amministrazione comunale come intende attuare la corretta implementazione del Piano?
“I nostri obiettivi di implementazione riguardano principalmente la viabilità, le zone verdi, le zone periferiche e lo sviluppo del territorio con il cantiere metro. Un Piano nuovo, infatti, va visto anche nella prospettiva di una mobilità più sostenibile, con una pista ciclabile funzionante, una linea metro e tutto quello che potrebbe servire limitare gli spostamenti in auto. Vogliamo trasformare il territorio in modo da imprimere un vero e proprio cambiamento di mentalità“.
Quello del Png è stato un iter lungo quasi due decenni. Come mai?
“Nel 2005 lo Studio Erbicella redasse per la prima volta un Piano regolatore generale che per l’epoca era nuovissimo ma, nel frattempo, sono cambiate tantissime cose, oltre alle amministrazioni. Il 5 gennaio 2017 il piano venne commissariato, per cui tutto ciò che era stato redatto nel 2005 e rivisitato negli anni dalle successive amministrazioni viene avocato al commissario ad acta. Il 13 agosto 2020, inoltre, entra in vigore la nuova legge urbanistica, con la quale si stabilisce che il Piano regolatore non viene più adottato tramite il Cru, ma attraverso il Pug. Il Comune ha dovuto, quindi, revisionare nuovamente il progetto e, una volta presentato alla Regione ha inviato le controdeduzioni tramite l’Università di Firenze. Questo passaggio è avvenuto nell’arco di due anni, per cui è nel 2021 che questi documenti arrivano nuovamente nelle mani del Comune di Misterbianco. L’Amministrazione, quella corrente, si mette fin dal primo giorno in contatto con la Regione in modo che il Piano possa essere adottato entro il quinquennio. Il limite era fissato al 2023 con la proroga Covid, ma contestualmente bisognava redigere quello nuovo. Il Piano regolatore generale approvato, dunque, sblocca tanti punti, ma è comunque vecchio rispetto alle idee odierne“.
Quali personaggi hanno avuto un ruolo chiave nel progetto?
“In primis, lo Studio Erbicella che, oltre a conoscere la normativa ad hoc, già nel 2000 aveva dato segnali di innovazione. Un personaggio chiave è quello dell’architetto Lo Presti e l’ufficio urbanistica, oltre al Consiglio Comunale i cui partecipanti hanno interpretato il loro ruolo al di là degli steccati politici e ideologici, con piena consapevolezza dell’importanza del Piano. Fondamentale, ovviamente, il ruolo del sindaco e di alcuni assessori, come l’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici. Mi preme sottolineare il fatto che questo è stato un lavoro di squadra, fatto da tutta l’amministrazione”.
Presidente, cosa si augura per la città di Misterbianco?
“Mi auguro che la politica, e in particolare il Consiglio Comunale, possa riuscire a rapportarsi adeguatamente alle problematiche della città di Misterbianco. Tra queste, la priorità è data alla valorizzazione, in termini di viabilità e di costruzione, della zona di Madonna degli Ammalati, la creazione della linea metro e il riutilizzo delle “sciare” vulcaniche. Imprescindibile la questione di demolizione e ricostruzione nel centro storico: è vero che quest’ultimo è la parte fondamentale di un paese, ma ad oggi il centro storico della città di Misterbianco conta 96 isolati, un’area troppo vasta. Da rivedere anche il collegamento dei quartieri periferici di Belsito, Lineri e Serra Superiore con il centro storico di Misterbianco. Il tutto, ovviamente, rapportato ai tempi odierni. Noi, come Amministrazione, ci ripromettiamo di essere sempre aperti alle esigenze dei cittadini e alle nuove idee che possano portare allo sviluppo della nostra città.
In foto, l’Amministrazione comunale di Misterbianco.