Dopo la richiesta di chiarimenti sull’effettiva efficacia, in termini di immagine, dell’investimento da quasi due milioni di euro per organizzare il concerto di fine anno a Catania, il caso della comunicazione del progetto Sicilia Express affidato a una società riconducibile a soggetti legati al mondo della destra destra siciliana. Le recenti scelte del governo Schifani in fatto di promozione dell’isola restano nel mirino dell’opposizione e in particolare del Partito democratico che all’Assemblea regionale siciliana ha depositato un’interrogazione parlamentare chiedendo lumi sia al presidente della Regione che all’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò.
Il treno per i fuorisede
Quello del Sicilia Express è stato un esperimento che la giunta regionale ha definito di successo dopo che i biglietti ferroviari per salire sul convoglio che da Torino ha attraversato l’intero Stivale fino a varcare lo Stretto sono andati a ruba nel giro di poche decine di minuti. L’idea è nata per dare un’alternativa ai fuorisede, sia studenti che lavoratori, per tornare in Sicilia in occasione delle vacanze natalizie senza spendere cifre esorbitanti per gli aerei che, anno dopo anno, continuano a presentare tariffe molto onerose in occasione dei periodi festivi.
A far discutere, tuttavia, è stato un articolo pubblicato dal quotidiano Domani e riguardante l’affidamento diretto del servizio di comunicazione del progetto Sicilia Express. Un tema che il gruppo del Pd all’Ars ha fatto proprio, sottolineando come l’agenzia che se ne è occupata siano andati due differenti affidamenti diretti.
“Con decreto del dirigente generale del 25 novembre 2024, su proposta del Rup, il servizio di informazione e comunicazione per l’importo di euro 10mila oltre Iva, è stato aggiudicato alla ditta Bibi S.r.l.s.”, si legge nel testo dell’interrogazione. I dem ricordano però che poche settimane dopo la Regione è tornata a prevedere un’ulteriore spesa. “Con con decreto del 9 dicembre 2024 è stata decretata la decisione di procedere, per un importo complessivo pari a 46.550 (compreso di Iva), all’individuazione di una società qualificata per il lancio di un’attività di comunicazione coinvolgente e strategica per promuovere il progetto”. Anche in questo caso l’affidatario non è cambiato: “Con decreto del dirigente generale di giorno 11 dicembre 2024 il servizio di comunicazione è stato aggiudicato alla Bibi, per l’importo di euro 38mila oltre Iva”, viene sottolineato nell’interrogazione.
I collegamenti con Diventerà Bellissima
All’origine dei quesiti rivolti al governo Schifani c’è la vicinanza politica dei titolari di Bibi srls – Jore Di Prima e Roberta De Filippis – al mondo di Diventerà Bellissima, il movimento di Nello Musumeci che è poi confluito dentro Fratelli d’Italia. Di Prima ha un passato da attivista di Diventerà Bellissima e sui social si trovano diversi contenuti in cui emerge la vicinanza ad Alessandro Aricò, attuale assessore ai Trasporti e principale ideatore del Sicilia Express. De Filippis invece è figlia di un dipendente dei gruppi parlamentari all’Assemblea regionale siciliana e storicamente vicino a Fratelli d’Italia.
“Da recenti notizie si è appreso che la società aggiudicataria è vicina al partito Fratelli d’Italia, e prima ancora al Movimento Diventerà Bellissima, forza politica dell’ex governatore e oggi Ministro della Protezione civile Nello Musumeci, successivamente confluito nel partito di Giorgia Meloni – mettono nero su bianco i deputati d’opposizione – In particolare uno dei titolari della Bibi srls ricopriva a Palermo il ruolo di coordinatore cittadino dei giovani di Diventerà Bellissima, mentre l’altra titolare è figlia di un ex collaboratore e sorella di un ex consigliere di circoscrizione (Eduardo De Filippis, ndr) della medesima compagine politica”.
Le richieste
Alla luce di quanto emerso sulla stampa, il Partito Democratico chiede al governo Schifani se reputi “opportuna” la scelta di avere affidato il servizio di comunicazione “a una società vicina al partito Fratelli d’Italia” e “se, nell’ambito della decisione a contrarre e ai fini dell’affidamento dei servizi sopra richiamati, siano pervenute altre offerte”. Infine un appello all’applicazione del principio di rotazione “nel rispetto del principio di trasparenza e per la garanzia della concorrenza e della massima partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese, applicare, prescindendo da deroghe ed eccezioni previste dalla disciplina in materia”.

