Misticismo e suggestione nel Santuario della Madonna di Chiaramonte Gulfi - QdS

Misticismo e suggestione nel Santuario della Madonna di Chiaramonte Gulfi

Misticismo e suggestione nel Santuario della Madonna di Chiaramonte Gulfi

martedì 30 Aprile 2019

Immerso nel verde del ragusano un edificio religioso dalle origini antiche

CHIARAMONTE GULFI (RG) – Il santuario della Madonna di Gulfi è uno dei luoghi più suggestivi e mistici di tutta la provincia di Ragusa. Si trova immerso nel verde di una vallata ai piedi di Chiaramonte Gulfi, nel sito del vecchio centro abitato. In questo lembo di terra i greco-siracusani fondarono la città di Akrillai, che aveva un’importante collocazione strategica, lungo la linea di penetrazione che da Siracusa giunge sino ad Agrigento. La colonia venne distrutta dagli Arabi giunti nell’isola dopo il crollo dell’impero Romano e i superstiti si rifugiarono nei pressi del monte Arcibessi dove ricostruirono un nuovo centro abitato a cui diedero il nome di Gulfi.

Il santuario di Maria Santissima di Gulfi esisteva già ai tempi dell’antica Akrillai sotto il titolo di Santa Maria La Vetere. Le sue origini si fanno infatti risalire tra i secoli IV e VI , epoca in cui nella zona furono edificate diverse chiese paleocristiane. Secondo gli storici locali, la grotta della Natività all’interno del santuario, dove si racconta che si sia inginocchiato per pregare Papa Gregorio Magno, sarebbe l’unico altare rimasto della primitiva chiesetta paleocristiana.

Nella chiesa si venera una Madonna con Bambino scampata alla furia iconoclasta di Leone III. Si tratta di una pregevole statua in marmo di Carrara da alcuni studiosi attribuita alla scuola dei Gagini che, secondo la tradizione, per sottrarla alla distruzione, fu nascosta in una cassa insieme alla statua del SS. Salvatore e gettata in mare. Entrambi i simulacri furono rinvenuti nel tratto di spiaggia tra Scoglitti e Santa Croce Camerina e tra i fedeli delle due città nacque una contesa sul loro possesso. Fu allora stabilito di caricare le statue su due carri trainati da buoi lasciati in balia del destino e miracolosamente la Madonna arrivò a Gulfi. La statua di Maria SS. di Gulfi si trova esposta nell’abside e il suo arrivo a Gulfi è raffigurato nelle tele di Gaetano e Nicolò Distefano risalenti agli inizi dello scorso secolo, che fanno parte del ricco patrimonio artistico della chiesa.

In questi giorni la Madonna col Bambino ha lasciato il suo santuario e ha raggiunto il centro abitato per sostare nove giorni all’interno del Duomo Santa Maria La Nova. Come ogni anno, la domenica in Albis, a Chiaramonte Gulfi si svolge la tradizionale “salita” di Maria SS. di Gulfi e la statua della Patrona dal santuario viene condotta a spalla al centro abitato rigorosamente in un’ora, accompagnata da una moltitudine di fedeli in pellegrinaggio e dalla banda musicale. La Madonna di Gulfi farà rientro al santuario solo dopo il solenne novenario che coinvolge le varie maestranze del paese.

Un tempo la comunità era divisa in corporazioni e nei giorni della festa della Madonna di Gulfi, ogni sera, una categoria di cittadini celebrava la Patrona. Ancora oggi il lunedì è dedicato ai trappitari, il martedì ai mugnai e ai panificatori, il mercoledì alle donne, il giovedì ai pastori, a cui seguono le giornate dei masci (muratori), dei commercianti, dei vasciddari, dei massari e dei forestali, in attesa del mercoledì, giorno in cui avviene la discesa della Madonna che segna la fine dei festeggiamenti.

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