La narrazione "esagerata" della vicenda di Matteo Messina Denaro, tra rivelazioni shock e ipotesi, appare quasi come una serie TV.
Ormai è partita la narrazione di una Mafia dal volto umano, con tutti i vizi, e spesso le miserie umane, i problemi quotidiani, la realtà romanzata da piccoli drammi shakespeariani. MMD, al secolo Matteo Messina Denaro ormai è su reti unificate, dalla mattina presto con Fiorello alla sera tardi con Giletti.
Non c’è un pentito da Trapani ad Abbiategrasso, Castelvetrano no, che non parli di lui, di come pensa, prega, ama. Insieme a una sfilza di magistrati in doppia versione. Chi esageratamente felice di una cattura strana e postuma, chi invece lamenta trent’anni di depistaggi e connivenze, mettendo in chiaroscuro questo arresto. Poi ci sono le velate intimidazioni alla “Palermo Bene”, ai colletti bianchi, sporchi e unti di olio della sua terra. Infine un po’ di sesso e intimità, serve tutto per condire questa fiction, di cui qualcuno prima o poi farà una serie da vendere all’estero come “Mare Fuori”. Lì il mare era quello di Napoli, qui quello di Selinunte.
Ma a chi giova tutta questa esagerata narrazione, il protagonismo nelle scuole, le intitolazioni postume, gli io c’ero e l’avevo detto, un classico siciliano, cui prodest?
Probabilmente è utile per rasserenare, sminuzzare la verità, renderla perfino ridicola. Perché poi il pubblico, la famosa opinione pubblica, dopo tante storie da Grand Hotel, lette e ascoltate, si stufa. E cambia canale perché l’audience è fatta così. E questo è utile a fare passare l’emergenza di verità, mandanti delle stragi, poteri occulti, connivenze e complicità di alto rango. MMD è stato utile in quanto latitante muto, oggi sminuendo la sua pericolosità, non è più muto ma anzi “parra assai”, narrata in mezzo a Viagra e messaggini comico divertenti ad amiche del cuore, si sfuma il film da Mafia Connection a Mafia Fiction. MMD sa chi c’era dietro le stragi, chi era considerato traditore da Paolo Borsellino, chi ha l’agenda rossa. Ce lo dirà? No.
Ma voi guardatevi la Fiction, quelle sono storie troppo grandi per voi, sembra il messaggio. Tutto, compresi i misteri, passano, e scurdamoce o’ passato. Forse è meglio? Dipende per chi.
Così è se vi pare.