Modica, si dimette Abbate: “Non sarò più sindaco” - QdS

Modica, si dimette Abbate: “Non sarò più sindaco”

Stefania Zaccaria

Modica, si dimette Abbate: “Non sarò più sindaco”

martedì 10 Maggio 2022

Ufficializzate le dimissioni, dopo settimane di smentite, per giocare la “partita regionali”: “Chi amministrerà dopo di me lo farà in scioltezza”. Ma l’opposizione non ci sta

MODICA (RG) – Il sindaco di Modica Ignazio Abbate sogna le regionali e abbandona la città. Ha ufficializzato le dimissioni, il primo cittadino, dopo settimane di smentite. Si vociferava da tempo una sua possibile candidatura alle elezioni regionali e così è stato: proprio qualche giorno fa, Abbate ha confermato il tutto, annunciando le dimissioni, durante una conferenza stampa a Palazzo San Domenico.

“Con 270 dipendenti abbiamo svolto lo stesso lavoro – ha detto – di quando l’organico era formato da 700 e anche mille unità. Riguardo al bilancio all’inizio la somma da ripianare per il disavanzo del piano di riequilibrio era di 24 milioni di euro, oggi è di solo 3 milioni e 700 mila euro. Nessun ente, compreso Scicli, vanta più crediti nei nostri confronti. Ci siamo ritrovati mutui e rate di mutui contratti negli anni passati e non pagati: noi abbiamo versato 21 milioni di euro. L’anticipazione di liquidità ottenuta dall’ex sindaco Buscema per 54 milioni di euro: abbiamo ad oggi restituito 14 milioni. L’Enel doveva avere 21 milioni di euro”.

“Grazie ad una transazione chiusa a 16 milioni abbiamo estinto il debito. Ci hanno rimproverato per la scopertura finanziaria con la banca – ha proseguito Abbate -. Oggi il Comune ha chiesto una scopertura all’Unicredit di 2 milioni circa, scopertura prefissata nel piano di riequilibro, e con essa abbiamo pagato tutte le indennità ai dipendenti e alle partecipate. Oggi nessuno deve ricevere un solo centesimo”.

Abbate: «Chi amministrerà la città dopo di me lo potrà fare in scioltezza»

“Insomma – ha concluso – chi amministrerà la città dopo di me lo potrà fare in scioltezza, molto più di quanto non abbia potuto fare io dopo aver ripianato le situazioni critiche del passato ed aver rimodulato il delicato piano di riequilibrio”.

Per l’opposizione la situazione è ben diversa

“In materia di bilancio, in nove anni l’amministrazione Abbate non è riuscita a far uscire il comune di Modica dallo stato di ente strutturalmente deficitario – spiega Ezio Castrusini, segretario del Pd – con tutte le conseguenze che ne derivano tra le quali, ricordiamo, l’impossibilità di assumere dirigenti o intervenire su settori con carenze di personale come, ad esempio, il corpo di Polizia Municipale. Abbate proclama di aver lasciato i conti in ordine: sarà il commissionario straordinario a dover sollevare i tappeti e far riemergere la drammatica realtà debitoria che il sindaco uscente ha incrementato e occultato”.

Vito D’Antona di Sinistra italiana accusa il sindaco di aver storpiato la realtà

Anche Vito D’Antona di Sinistra italiana accusa il sindaco di aver storpiato la realtà dichiarando che “nella conferenza stampa di fine mandato Abbate ha descritto, sul piano finanziario, un comune che non esiste, tentando di allontanare le sue responsabilità politiche sull’eredità che lascia ai futuri amministratori”.

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