Modica, “panettoni” di cemento abbandonati in spiaggia - QdS

Modica, “panettoni” di cemento abbandonati in spiaggia

Modica, “panettoni” di cemento abbandonati in spiaggia

Marcello Medica  |
giovedì 14 Dicembre 2023

Sull’arenile di Maganuco giacciono abbandonati decine di costosi distanziometri per gli ombrelloni acquistati durante la pandemia. I cittadini lamentano il disservizio pubblico e aspettano la rimozione dei dispositivi

MODICA – Decine e decine di distanziometri per gli ombrelloni, comprati dalla passata Amministrazione comunale nel periodo del Covid per garantire il distanziamento sociale in spiaggia e costati fior di quattrini, giacciono adesso abbandonati sulla battigia, in balia delle mareggiate che li affondano tra la sabbia, disperdendoli in mezzo alle acque della frazione marinara di Maganuco.

Un altro disservizio pubblico, segnalatoci da alcuni cittadini dotati di alto senso civico, che dà un’immagine di noncuranza della cosa pubblica e di sciupio del denaro pubblico da parte dell’Ente di Palazzo San Domenico che, a quanto pare per quest’anno dopo la stagione estiva, ha dimenticato di raccogliere gli stalli e sistemarli come di consueto in magazzino per il prossimo anno.

Nell’estate del 2020 i “panettoni” in cemento, con un buco al centro che funge da alloggiamento per gli ombrelloni, posti secondo le indicazioni della Protezione civile e le direttive regionali sul distanziamento sociale in spiaggia, hanno suscitato non poche polemiche tra la cittadinanza.

L’allora sindaco Abbate e la sua Giunta avevano fatto di questa iniziativa una dimostrazione di operosità nell’interesse dei cittadini, ma dai social si è subito compreso che gli interessati non avessero gradito e compreso l’utilità di questi coni da ombrellone così invasivi e pericolosi.
Soprattutto perché queste installazioni sono strutture in cemento che sembrano uscire improvvisamente dal fondo sabbioso e possono diventare un pericolo anche per l’incolumità pubblica, come nel caso delle passeggiate notturne che i villeggianti amano fare proprio lungo la spiaggia. Per non parlare del costo non indifferente di tali dispositivi, adesso abbandonati al loro destino, in balie delle onde del mare. Insomma, oltre all’immagine di chi non cura e tutela le proprie cose, anche un danno erariale per l’Ente che, visti i tempi tristi per le proprie casse, non era sicuramente il meglio che potesse accadergli.

Sulla vicenda, abbiamo sentito il vicesindaco, Giorgio Belluardo, il quale ci ha dichiarato di essere già a conoscenza della problematica sollevata da alcuni cittadini e di avere già sollecitato la ditta incaricata a raccogliere i distanziometri per ricoverarli in magazzino, rassicurandoci che si sarebbe comunque attivato sin da subito affinché tutti i dispositivi ancora in spiaggia fossero messi al riparo quanto prima, evitandone la loro definitiva dispersione e garantendone il loro successivo utilizzo per le prossime stagioni.

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