Modica, povertà educativa, con Fabrik i ragazzi tornano protagonisti - QdS

Modica, povertà educativa, con Fabrik i ragazzi tornano protagonisti

Stefania Zaccaria

Modica, povertà educativa, con Fabrik i ragazzi tornano protagonisti

sabato 06 Novembre 2021

Si conclude oggi il laboratorio culturale per 180 studenti realizzato dalle associazioni Lap e Chora e che ha avuto come base il quartiere di Modica alta conosciuto come “Carcere” o “Piano Gesù”

MODICA (RG) – “Vorrei complimentarmi a nome di tutta l’Amministrazione con gli ideatori e realizzatori del progetto culturale ‘Fabrik’ che oggi vedrà la manifestazione conclusiva”.

È questo il commento del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, in merito all’iniziativa che proprio oggi chiuderà i battenti. Inserito nel bando ministeriale denominato Piano Scuola Estate 2021 – avviso ai sensi D.M. 48/2021 prot. n. 39 del 14 maggio 2021 – ‘Contrasto alla povertà e all’emergenza educativa’ e recepito dall’istituto Galilei-Campailla, il progetto è stato ideato e realizzato dalle associazioni Lap e Chora (coordinate da Francesco Lucifora e Fania Di Gabriele) e ha coinvolto 180 studenti, dai 14 ai 18 anni che hanno avuto modo di scoprire un nuovo posto e un nuovo modo di fare cultura.

“Un inedito percorso scolastico – ha aggiunto il primo cittadino di Modica Abbate – capace di dar vita a uno sviluppo sociale e culturale nuovo, originale, che ha avuto come propria base il quartiere di Modica alta conosciuto come ‘Carcere’ o ‘Piano Gesù’. Fabrik ha anche rappresentato un modo di (ri)scoprire la bellezza e l’importanza di un luogo che ha delle potenzialità enormi e che la comunità deve sentire come suo”.

Nel corso dell’incontro saranno presentati i risultati dei 22 moduli previsti dal progetto: l’idea è stata quella offrire agli studenti un inedito percorso extrascolastico in un luogo altrettanto inedito, restituito alla fruizione dopo un lungo periodo di chiusura al pubblico dovuta alla sua condizione di istituto penitenziario (fin dal1865), che è stato immaginato e usato come luogo strategico dal quale far partire tutte le attività che si sono articolate dal quartiere alla campagna, tramite la strada e il contatto con le persone, fino ad arrivare al mare, sperimentando e spronando l’espressività dei ragazzi.

“Fabrik come concept – hanno sottolineato gli ideatori – nasce dalla sequenza di tre parole ‘Fabrica’ in latino, ‘Fabric’ in inglese, ‘Fabrik’ in tedesco: lemmi dalla stessa radice, con significati diversi, ma interconnessi: officina – laboratorio, tessuto, fabbrica. E in effetti il progetto ha voluto essere tutto questo insieme. Un laboratorio nel quale sperimentare la fabbricazione di un tessuto sociale nuovo che partisse dalle istanze degli adolescenti per rispondere, in questo periodo così complicato per i rapporti interpersonali, alle esigenze di un segmento generazionale alquanto complicato”.

“Fabrik – hanno concluso – che indubbiamente è servito a contrastare lo stato di inappetenza culturale in cui si trovano a volte i giovani – hanno aggiunto – è stato anche un pretesto per porre al centro dell’attenzione della comunità di Modica alta l’esistenza di un luogo (soprattutto la parte dell’ex carcere) che va recuperato e restituito alla fruizione pubblica, immaginando servizi e attività che possano contrastare il degrado delle periferie”.

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