Ragusa

Modica, sindaco contro la circolare del Viminale

RAGUSA – “Non volevo neanche credere ai miei occhi quando ho letto la notizia della concessione di uscita per effettuare una passeggiata insieme ai propri figli. Ho pensato subito ad un pesce d’aprile ma purtroppo così non era. Trovo assurdo aver fatto tanto e perdersi poi per una sciocchezza del genere. È assurdo che si conceda, a livello nazionale, una libertà del genere quando siamo nel bel mezzo della battaglia”.

Il commento del primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate, non lascia spazio ai dubbi: per lui, come per molti sindaci e per molti cittadini, è apparsa assurda la notizia di allentare la presa consentendo ai genitori di portare fuori i propri figli. In Sicilia, per fortuna, la linea dura del presidente della Regione per contenere la diffusione del virus è stata sposata da gran parte dei primi cittadini, sia per le ordinanze regionali, sia per il buon senso. La città di Modica, quindi, ha sposato al cento per cento le linee guida di Musumeci. “Assolutamente ‘sì al massimo rigore fin quando ce ne sarà bisogno – ha incalzato ancora Abbate – senza mollare di un centimetro. L’irresponsabilità del governo nazionale facciamola fermare a Reggio Calabria, in Sicilia stiamo resistendo e siamo sulla buona strada. Non roviniamo tutto per queste sciocchezze”.

Nella città della Contea sono stati predisposti controlli a tappeto lungo tutto il territorio. In questi giorni, verifiche più accurate sono state svolte soprattutto nella parte alta della città dove diversi residenti avevano segnalato l’anomala presenza di un traffico veicolare troppo intenso. Il prossimo passo sarà lo stop a tutte le corse degli autobus extraurbani. A Modica tutte le fermate sono già state annullate tranne quella del ‘Baricentro’ per consentire un controllo più efficace agli agenti di Polizia locale.

Anche a Ragusa c’è massima attenzione. “Restiamo in casa. Non ci sono se e non ci sono ma – ha evidenziato anche il sindaco del capoluogo, Peppe Cassì – Le norme regionali in Sicilia, più restrittive rispetto a quelle nazionali, restano valide e chiare: non è possibile fare attività fisica all’aperto, jogging o passeggiate, nemmeno con minori. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia adesso: sarebbe da incoscienti. Tutti gli uomini e i mezzi delle Forze dell’ordine disponibili sono in strada per presidiare il territorio e ieri la sola Polizia municipale – ha aggiunto il primo cittadino di Ragusa – ha controllato 97 persone, 25 attività commerciali, 37 soggetti in quarantena ed elevato 6 denunce; ma solo se ognuno continuerà a fare la sua parte ne usciremo presto. Nessuna sfida è mai stata vinta fermandosi prima del traguardo”.