Modica, spazio socio educativo per i giovanissimi - QdS

Modica, spazio socio educativo per i giovanissimi

Modica, spazio socio educativo per i giovanissimi

Pierpaolo Galota  |
mercoledì 07 Febbraio 2024

Rivolto a bambini e ragazzi, il centro è stato ideato contro la dispersione scolastica e la povertà educativa. L’assessore Chiara Facello: “Vogliamo recuperare chi rimane indietro”

MODICA – Grazie a un finanziamento regionale di 100mila euro, la città della Contea si doterà di un centro socio-educativo che darà l’opportunità a bambini e ragazzi di esplorare le strade e i percorsi per sapere sognare e per contribuire allo sviluppo delle loro capacità. Grazie all’intervento di Ignazio Abbate, attuale deputato regionale, il progetto è stato inserito tra gli emendamenti dell’ultima finanziaria regionale.

Il progetto ideato da Chiara Facello, attuale Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Modica, mira a stimolare percorsi educativi e a orientare i ragazzi nelle loro scelte future. Come QdS abbiamo voluto scoprire di più il piano programmatico del futuro centro educativo ponendo qualche domanda a Chiara Facello.

“In questi mesi – afferma Chiara Facello – l’amministrazione comunale, in particolare come assessorato alle politiche sociali ed educative, si è svolta un’attività di osservazione partecipante e di ascolto delle esigenze del territorio. Proprio perché come Giunta riteniamo che ai fini della responsività sia fondamentale l’atteggiamento dell’ascolto. Da questa fase è emerso l’esigenza e il bisogno di investire nel territori attraverso la creazione di un centro socio educativo per minori”.

Contrasto alla dispersione scolastica

Il nuovo centro, infatti, nasce per garantire una maggiore presenza di servizi per i minori nel territorio, in particolare in quelle aree poco servite dagli enti di terzo settore. Il progetto rientra nel programma di intervento, che l’Amministrazione Monisteri intende portare avanti per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica. “Questa amministrazione punta molto al tema dell’inclusione, ma soprattutto crede che la cultura sia la leva e lo strumento per porre i più piccoli fuori dallo stato di bisogni e di povertà” spiega Chiara Facello.

Obiettivo recuperare chi rimane indietro

L’Assessore nell’illustrare il progetto, spiega che l’idea è nata sulla scia tracciata da don Lorenzo Milani, il prete che ha rivoluzionato il modo di fare scuola attraverso l’esperienza della Scuola di Barbiana e di uno stile educativo diverso. “L’obiettivo principale – continua Facello – è quello di andare a recuperare proprio chi rimane indietro. Per fare questo stiamo avviando un percorso a 360 gradi con il territorio. In prima istanza ci rivolgeremo alle parrocchie, che a Modica vivono l’idea della chiesa in uscita e hanno una pastorale sociale molto attiva. Il Comune, attraverso il loro contributo, mira a comprendere cosa realmente può essere realizzato e fatto nel territorio”.

Il progetto, principalmente, si rivolgerà ai ragazzi che si trovano ad affrontare delle difficoltà: dal fallimento formativo a chi ha smarrito la bussola educativa. Grazie al finanziamento regionale verranno coperti i costi per i servizi. L’Assessore mira a realizzare uno spazio rivolto a diverse fasce d’età, aperto già agli studenti della scuola primaria per arrivare fino a quelli della scuola secondaria di secondo grado. Questo spazio non si farà solo carico dei minori, ma anche delle loro famiglie attraverso l’ascolto e il dialogo. Il centro sarà uno spazio a misura di sguardo sulla città.

Il nuovo centro darà la parola ai ragazzi

“Faremo un tavolo di lavoro in cui insieme all’Amministrazione siederanno, scuole e parrocchie in prima battuta. Il tavolo in seguito si allargherà a quelle associazioni che su questi temi hanno già espresso un loro know-how e hanno un’esperienza importante. La visione che abbiamo in questa città è quella di investire con e attraverso la cultura” aggiunge Chiara Facello. In definitiva, il nuovo centro darà la parola ai ragazzi, sarà uno spazio in cui i ragazzi di ogni fascia d’età potranno esprimere i proprio pensieri. Il centro così non sarà solo un luogo educativo, ma anche un poso esistenziale dove poter realizzare i propri sogni e dove tutti avranno veramente l’opportunità di far emergere i loro talenti e di lavorare su se stessi.

“Credo che investire sui ragazzi – conclude l’assessore Facello – voglia dire investire sui i giovani del domani che saranno chiamati a vivere questa città. Quindi non possiamo esimerci assolutamente da questa importante responsabilità educativa”.

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