Le motivazioni alla base del gesto sono apparentemente futili e riconducibili ad un diverbio tra il soggetto arrestato ed i proprietari dell’esercizio commerciale
Nella notte di giovedì 6 gennaio i Carabinieri della Compagnia di Modica hanno rintracciato ed arrestato un 43enne modicano che, appena poche ore prima dell’intervento dei militari dell’Arma, aveva tentato di dar fuoco al Bar “Amore”, nel cuore di Modica Alta.
La richiesta di indossare la mascherina la causa del gesto
Le motivazioni alla base del gesto sono apparentemente futili e riconducibili ad un diverbio tra il soggetto arrestato ed i proprietari dell’esercizio commerciale. L’autore del reato infatti, nella serata del 6 gennaio, avrebbe fatto ingresso nel locale senza indossare la mascherina, in barba alle regole per la prevenzione della diffusione del virus Covid 19. Ammonito dal titolare e, successivamente, invitato ad indossare il previsto Dpi sarebbe andato in escandescenza arrivando a minacciare i gestori ed i dipendenti del locale. Nel corso della stessa serata sarebbe poi stato avvistato, da uno dei dipendenti, aggirarsi nei pressi dell’ingresso del bar con una tanica di plastica. Da lì a pochi minuti il divampare delle fiamme e l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Adesso si trova agli arresti domiciliari
Tempestivo l’arrivo sul posto anche dei Carabinieri che, proprio durante il sopralluogo, hanno notato il soggetto transitare davanti al locale, probabilmente per accertare i danni provocati. Prontamente fermato l’uomo è stato tratto in arresto e ristretto in regime di arresti domiciliari.