Modica, tra ritardi e polemiche approvato il Rendiconto 2019 - QdS

Modica, tra ritardi e polemiche approvato il Rendiconto 2019

Modica, tra ritardi e polemiche approvato il Rendiconto 2019

mercoledì 17 Marzo 2021

Il via libera “tardivo” al documento finanziario ha suscitato qualche malcontento nell’opposizione. Per l’Amministrazione i ritardi sono legati all’emergenza sanitaria, D’Antona (Si): “Spiegazione non convincente”

MODICA (RG) – Un ritardo ben visibile quello relativo all’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2019, al comune di Modica. Proprio in questi giorni il documento è stato approvato, tra polemiche e malcontenti.

La tardività con la quale viene presentato è strettamente legata all’emergenza epidemiologica, ha riferito l’assessore comunale al Bilancio Annamaria Aiello.

“La gestione finanziaria 2019 riporta un saldo di cassa di euro 147.007,97, determinato da riscossioni per euro 92.004.840,41 e pagamenti per euro 92.034.138,45 – ha sottolineato Aiello – Anche nel 2019 si è fatto ricorso all’utilizzo dell’anticipazione di cassa presso la Tesoreria comunale e l’importo non restituito al 31 dicembre ammonta a euro 17.776.847,18. Il disavanzo di amministrazione 2019, pari a euro -76.911.664,10, rapportato a quello del 2018, pari a euro – 17.871.482,85, risulta incrementato di euro 59.040.181,25, di cui euro 44.144.705,29, quale importo di Adl da restituire al 31 dicembre 2019 ed euro 13.843.806,54 quale maggiore accantonamento Fcde, determinato col metodo ordinario”.

Le cifre sono tante, ovviamente, così come tante sono state le polemiche per quest’approvazione così tardiva.

“Non è convincente – dice Vito D’Antona di Sinistra Italiana – che il lungo ritardo è dovuto all’emergenza epidemiologica, se è vero che già a settembre 2020, al momento del commissariamento, ben cinque comuni della provincia avevano già deliberato il conto consuntivo e che addirittura alla data odierna un comune vicino ha approvato perfino i bilanci di previsione 2020 e 2021. Un ritardo che ha impedito alla città di fruire di ben 5 milioni di euro per finanziare progetti di contenimento del rischio idrogeologico. I dati contabili sono tutti lì a dimostrare la gravissima situazione: un disavanzo di amministrazione di oltre 76 milioni di euro, una anticipazione di cassa di oltre 28 milioni di euro, di cui, al 31 dicembre 2019, 17 milioni da restituire, residui passivi, sostanzialmente i debiti, per un ammontare di oltre 95 milioni di euro a fronte di residui attivi, sostanzialmente i crediti, per oltre 143 milioni di euro, di cui però ben oltre 80 milioni di dubbia esigibilità, tempi medi di pagamento dei fornitori di circa otto mesi a fronte di un obbligo di legge di trenta giorni, gli oltre 10 milioni di debiti al 31 dicembre 2019 con le società partecipate, un piano di riequilibrio in corso di esame per evitare il dissesto”.

La situazione è allarmante anche per il Movimento 5 Stelle.

“A tutto ciò – ha aggiunto il consigliere del M5S, Marcello Medica – occorre aggiungere e ricordare che nel 2012 il Consiglio comunale ha adottato il Piano di riequilibrio pluriennale, salvando l’Ente dal baratro del dissesto finanziario, ma che ancora oggi si attende con ansia e preoccupazione da tre anni la decisione degli Organi preposti sulla proposta di rimodulazione/riformulazione approvata con deliberazione C.C. n.1/2018 del 9/01/2018”.

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