Orbassano (TO), 7 nov. (askanews) – Nel nuovo stabilimento di Orbassano alle porte di Torino prende forma la gamma Mole Urbana, una famiglia di dodici modelli elettrici modulari, ispirati alle kei car giapponesi, e pensati per la mobilità cittadina. Dalle versioni a due, tre e quattro posti per il trasporto persone fino alle varianti cargo con capacità fino a 4 metri cubi, Mole Urbana offre soluzioni per la vita quotidiana, il lavoro e il delivery urbano.
Con larghezze di 1,30 metri e lunghezze tra 2,65 e 3,30 metri, le vetture Mole Urbana uniscono compattezza, ergonomia e sicurezza, sia nelle versioni L6e (dai 14 anni), L7e (dai 16 anni) e L7e Lavoro (dai 16 anni). Diverse le versioni a due, tre e quattro posti per il trasporto di persone, affiancate da quattro varianti cargo destinate al trasporto di merci, con una capacità fino a 4 metri cubi. I prezzi indicativi vanno da 11mila fino a un massimo di 17mila euro.
Il telaio space-frame in acciaio inox, la batteria LiFe sostituibile (swapping) e la ricarica rapida domestica o Ccs garantiscono versatilità e durata. Pensate per le città del futuro, le Mole Urbana combinano estetica, funzionalità e un’anima profondamente sostenibile: materiali riciclabili, produzione a basso impatto ambientale.
Un altro punto di forza è l’ergonomia, curata nei minimi dettagli grazie a oltre trent’anni di esperienza nel mondo automotive. L’accesso e la disposizione interna sono stati progettati per offrire comfort e praticità, in coerenza con la filosofia del design Mole.
L’intera produzione nasce da una filiera 100% nazionale tra Piemonte e Marche, che ricostruisce competenze industriali italiane in settori dove erano quasi scomparse. Un progetto che riporta il design alla sua missione originaria: capire i bisogni e dare risposte.
Mole Urbana parte dall’Italia, ma ha una vocazione europea: l’obiettivo è portare il prodotto in tutti i Paesi dove le normative lo permetteranno.
Dopo il lancio della gamma di microcar, Mole Urbana svilupperà un prodotto ispirato all’off-road per affrontare anche il contesto extraurbano e autostradale. Si chiama Malya è un veicolo compatto a cinque posti: lunga 3,75 metri, larga 1,60, alta 1,45. Può portare 5 passeggeri con bagagliaio ampio. E’ elettrica, ma può impiegare diverse alimentazioni ecologiche per rispondere alle future evoluzioni tecnologiche e normative.

