Molestie olfattive, aria nauseabonda in Sicilia - QdS

Molestie olfattive, aria nauseabonda in Sicilia

Molestie olfattive, aria nauseabonda in Sicilia

sabato 04 Novembre 2023

Nel siracusano il “Naso elettronico” di Arpa e Cnr ha effettivamente segnalato sforamenti dei limiti indicati dalle normative

PALERMO – Iniziano a dare i primi frutti le varie apparecchiature dell’Arpa, distribuite sul territorio regionale, che permettono di rilevare le cosiddette “molestie olfattive”. Un lavoro di squadra, tra istituzioni e cittadini, che hanno il “compito” di segnalare le molestie olfattive attraverso la app del Nose. I risultati, purtroppo, hanno messo in evidenza diversi sforamenti dei valori limite.

Il “naso elettronico” gestito da Arpa e Cnr

A seguito di segnalazioni, a Città Giardino, una frazione di Melilli, nel siracusano, lo scorso 6 settembre è stata svolta l’analisi olfattometrica, utilizzando il “naso elettronico” gestito da Arpa e Cnr. Il macchinario ha segnalato un valore pari a 558 ou/m3, che supera ampiamente il limite indicato dalla norma Uni En 13725, pari a 300 ouE/m3 per le emissioni diffuse attive o passive. Ancora, dalle analisi chimiche di qualità dell’aria dal 4 all’8 settembre, si evince che nell’aria a Città Giardino sono presenti picchi di concentrazione al minuto di tetraidrotiofene e isobutilmercaptano, superiori alle rispettive soglie olfattive. Le due sostanze sono caratterizzate da una bassa soglia olfattiva, che si ferma, rispettivamente a 2 e 2,25 µg/m3; nelle rilevazioni è uscito fuori che il secondo ha raggiunto, il 6 settembre, il valore di 70 µg/m3, e l’11 settembre è arrivato a 57 µg/m3. Per il tetraidrotiofene, invece, è stata registrata una concentrazione media, il 4 settembre, pari a 29 µg/m3 , e l’11 settembre, è arrivato a 67 µg/m3.

Il Nose è stato installato di recente anche a Partinico

Le retrotraiettorie, cioè l’analisi delle masse d’aria, elaborate dal Nose, nelle ore che hanno preceduto il raggiungimento di tali valori, parlano di uno spostamento tra l’area industriale di Priolo e Città Giardino. Il Nose è stato installato di recente anche a Partinico, in provincia di Palermo: basterà azionarlo con una semplice app dal telefonino per effettuare le rilevazioni delle emissioni in aria, in modo valutare la sua salubrità e soprattutto se esistono effettivamente odori molesti e in che consistenza. Immediatamente, è partito l’appello di Legambiente ad utilizzare questo strumento in una città che da decenni soffre di molestie olfattive, collegate alla lavorazione industriale della distilleria Bertolino.

“È necessario – scrivono gli ambientalisti – fornire segnalazioni delle emissioni odorigene moleste in corso, quindi eventuale puzza, tramite questa webapp che permette di raccogliere in tempo reale ed in forma del tutto anonima le segnalazioni delle molestie olfattive che ricadono in una determinata area. Quando le segnalazioni superano una definita soglia critica, il cosiddetto ‘Alert’, come definita nei protocolli operativi Nose, scatta l’attività di campionamento dell’aria”.

L’apparecchiatura arriva nel momento giusto, considerato che, con la vendemmia a regime, è tornato in piena attività il camino della distilleria Bertolino di Partinico. Nella speranza che i cittadini collaborino in maniera fattiva. Dalle prime installazioni in Sicilia, nel 2019, le segnalazioni di “molestie olfattive” sono nettamente scese. I dati vengono raccolti dall’Arpa Sicilia e Isac-Cnr, che collaborano nel progetto Nose a partire dal 2019, e si sono fino ad ore concentrate su Siracusa, la Valle del Mela, Catania e Caltanissetta, le aree sul territorio regionale che presentano al proprio interno impianti industriali e di smaltimento rifiuti tali da richiedere una analisi dell’aria.

In totale, durante l’anno 2022 sono giunte al sistema Nose 2.614 segnalazioni. Se il piccolo è stato raggiunto nel 2020, quando si è giunti a 9.638 segnalazioni, la discesa è stata netta nel 2021, a 4.764 segnalazioni, e quindi nel 2022, quasi la metà rispetto all’anno precedente.

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