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Monoclonali sempre meno usati nella lotta al Covid, ecco perché

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Monoclonali sempre meno usati nella lotta al Covid, ecco perché

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venerdì 04 Giugno 2021

Le prescrizioni settimanali di questi farmaci nel periodo 28 maggio-3 giugno sono state il 45,6% in meno della settimana precedente in funzione del progressivo aumento delle persone fragili vaccinate.

Sono 5.861 i pazienti Covid
che hanno ricevuto anticorpi monoclonali in Italia, un numero che cresce molto
lentamente, in funzione del progressivo aumento delle persone fragili
vaccinate.

Le prescrizioni settimanali di
questi farmaci nel periodo 28 maggio -3 giugno sono state infatti 135, il 45,6%
in meno della settimana precedente, quando erano state 248. Questi i numeri del
nono Report sull’utilizzo degli Anticorpi Monoclonali per Covid-19,
realizzato dall’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa).

Gli anticorpi monoclonali sono farmaci specifici contro il Covid-19, autorizzati in via emergenziale e disponibili anche in Italia a partire dal 10 marzo scorso per persone particolarmente fragili con infezione recente da Sars-Cov-2 e senza sintomi gravi.

Il monitoraggio vede una continua
diminuzione delle prescrizioni settimanali: si è passati infatti dalle 945
registrate tra il 16 e il 22 aprile alle 135 dell’ultimo rilievo. Cala anche,
per attestarsi allo 0,7%, il rapporto delle prescrizioni rispetto alle nuove
diagnosi Covid avvenute nello stesso arco di tempo, ovvero 19.206: anche questo
è indice del fatto che si infettano meno le persone più a rischio.

Rispetto alle nuove diagnosi, la
regione con la prevalenza di utilizzo più alta è la Valle d’Aosta, con 3
richieste rispetto a 70 nuovi casi, pari al 4,3%. A seguirla, le Marche (16
richieste su 511 positivi, pari al 3,1%) e la Liguria (6 prescrizioni su 327
diagnosi, il 1,8%,).

In termini di numeri assoluti, però, dall’inizio del monitoraggio ad aver
dispensato più monoclonali sono Veneto (773 dosi), Lazio (764), Toscana (712),
Puglia (494). A chiudere la classifica: Pa di Trento (25), Molise (13) e Pa di
Bolzano (3).
Fino ad oggi, infine, le prescrizioni sono state effettuate da 191 strutture
presenti in tutte le 21 regioni o province autonome e la maggior parte dei
pazienti (3.315 su 5.861) ha ricevuto la combinazione dei due anticorpi
bamlanivimab e etesevimab.

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